Il cambio del pannolino ha come duplice scopo sia quello di mantenere l’igiene e la pulizia del bebè a livelli ottimali, sia quello di prevenire possibili irritazioni alla sua pelle ancora molto delicata. La pipì e la cacca tenute troppo a lungo nel pannolino causano bruciore ed infiammazione e dunque notevole fastidio al neonato che non può far altro che manifestare questo suo disagio mediante un pianto ininterrotto che si arresterà solo al momento in cui potrà sentirsi nuovamente terso e pulito.
Quante volte in un giorno si deve cambiare il pannolino al neonato? Più il bambino ha poco tempo dalla nascita più avrà la necessità di essere cambiato; il numero dei pannolini da cambiare al giorno va dai 5 ai 10. Il neonato beve tanto latte ed introduce moltissimi liquidi di conseguenza avrà maggiori evacuazioni. C’è inoltre da considerare che le sue non sono delle normali feci ma sono “feci di assestamento” dovute al cambiamento della modalità di passaggio dell’alimentazione che nell’utero avveniva per trasfusione invece successivamente si trasforma in un processo digestivo vero e proprio.
Quando il neonato sarà cresciuto probabilmente il numero dei cambi pannolino tenderà a ridursi oltre che diventare abbastanza prevedibile. A 6 mesi circa chi prima chi dopo, il bambino avrà iniziato lo svezzamento e dunque l’introduzione di alimenti soliti nella dieta, a questa età, i ritmi del piccolo si conoscono e dunque si percepirà più facilmente quando cambiare il pannolino in determinati momenti della giornata.
Per cambiare il pannolino al neonato non è necessario imbrattare il sederino di prodotti tra creme, talchi e quant’altro, le cose indispensabili ed a portata di mano sul fasciatoio sono delle salviettine imbevute per eliminare via lo sporco prima di lavare il culetto con dell’acqua tiepida avendo poi cura di tamponare per bene le parti intime ed un pò di pomata allo zinco per prevenire oppure lenire eventuali arrossamenti.