poesia di natale

Poesie di Natale: per bambini e non solo. 50 componimenti per augurare “Buon Natale!”

Poesia di Natale: quale scegliere?

Il Natale è una festa magica, che simboleggia la nascita di Gesù Bambino. Per i più piccoli, soprattutto, è una festività speciale, in occasione della quale sono soliti imparare poesie natalizie da recitare a tutti.
Le maestre scelgono sempre le più adatte a loro, ma se volete prendere spunto per delle belle poesie d’autore o di qualsiasi tipo, date uno sguardo alla selezione qui sotto.
Troverete tanti tipi di poesie di Natale adatte a ogni esigenza.

Poesie di Natale: le più belle

Recitare pensieri o poesie sul Natale sotto l’albero è un’usanza antica e bellissima, che andrebbe tramandata e insegnata ai nostri bambini, perché allieta il Natale e insegna loro nuove cose.
Molti amano le poesie famose. Ecco qui alcune delle più belle poesie di Natale d’autore.

Alcuni suggerimenti per un regalo di Natale.
Al tuo nemico, perdono.
Al tuo avversario, tolleranza.
A un amico, il tuo cuore.
A un cliente, il servizio.
A tutti, la carità.
A ogni bambino, un buon esempio.
A te stesso, rispetto.
(O. Arnold)

Il Natale è una sera di dicembre,
il silenzio che dilaga per le strade,
una fiamma custodita tra le nostre mani,
un fiume solitario che torna alla sua sorgente.
la gioia di donare qualcosa e la gioia di ricevere.
(F. Caramagna)

La notte è scesa
e brilla la cometa
che ha segnato il cammino.
Sono davanti a Te, Santo Bambino!
Tu, Re dell’universo,
ci hai insegnato
che tutte le creature sono uguali,
che le distingue solo la bontà,
tesoro immenso,
dato al povero e al ricco.
Gesù, fa’ ch’io sia buono,
che in cuore non abbia che dolcezza.
Fa’ che il tuo dono
s’accresca in me ogni giorno
e intorno lo diffonda,
nel Tuo nome.
(U. Saba)

Natale. Guardo il presepe scolpito,
dove sono i pastori appena giunti
alla povera stalla di Betlemme.
Anche i Re Magi nelle lunghe vesti
salutano il potente Re del mondo.
Pace nella finzione e nel silenzio
delle figure di legno: ecco i vecchi
del villaggio e la stella che risplende,
e l’asinello di colore azzurro.
Pace nel cuore di Cristo in eterno;
ma non v’è pace nel cuore dell’uomo.
Anche con Cristo e sono venti secoli
il fratello si scaglia sul fratello.
Ma c’è chi ascolta il pianto del bambino
che morirà poi in croce fra due ladri?
(S. Quasimodo)

Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade
Ho tanta
stanchezza
sulle spalle
Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata
Qui
non si sente
altro
che il caldo buono
Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare
(G. Ungaretti)

Oggi siamo seduti, alla vigilia
di Natale, noi, gente misera,
in una gelida stanzetta,
il vento corre fuori, il vento entra.
Vieni, buon Signore Gesù, da noi, volgi lo sguardo:
perché tu ci sei davvero necessario.
(B. Brecht)

Quando sento cantare:
“Gloria a Dio e Pace sulla terra”
mi domando dove oggi
sia resa gloria a Dio
e dove sia pace sulla terra.
Finchè la pace
sarà una fame insaziata
a finchè non avremo sradicato
dalla nostra civiltà la violenza,
il Cristo non sarà nato.
(Mahatma Gandhi)

poesie di natale
Astro del ciel, Pargol divin, mite Agnello Redentor! Tu che i Vati da lungi sognar, tu che angeliche voci nunziar, luce dona alle genti, pace infondi nei cuor! luce dona alle genti, pace infondi nei cuor! Astro del ciel, Pargol divin, mite Agnello Redentor! Tu di stirpe regale decor, Tu virgineo, mistico fior, luce dona alle genti, pace infondi nei cuor! Luce dona alle genti, pace infondi nei cuor! Astro del ciel, Pargol divin, mite Agnello Redentor! Tu disceso a scontare l’error, Tu sol nato a parlare d’amor, luce dona alle genti, pace infondi nei cuor! Luce dona alle genti, pace infondi nei cuor!

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Poesie di Natale per bambini

Sono molte le filastrocche di Natale da insegnare ai nostri bambini, che risulteranno loro ancora più facili da imparare perché ripetono spesso gli stessi suoni. E sono moltissime anche le meravigliose poesie di Natale che i nostri piccoli potrebbero imparare per poi ripeterle davanti a tutta la famiglia il 25 dicembre.
Che siano poesie di Natale in rima, poesie di Natale di Gianni Rodari o altri autori, che siano poesie di Natale per la scuola dell’infanzia o la primaria, ecco le migliori per i nostri bimbi.

Poesie di Natale: scuola dell’infanzia

Vediamo ora le poesie di Natale per bambini della scuola materna. Sono i più piccolini e non possono memorizzare componimenti lunghissimi o con parole complicate. Ecco allora che le poesie di Natale per bambini della scuola dell’infanzia devono essere semplici e brevi. Vediamo insieme tanti esempi per una poesia di Natale per bambini piccolini!

Gesù Bambino
dolce e piccino
mettimi un fiore sul cuoricino,
un fiore azzurro della bontà
e benedici mamma e papà.

La notte di Natale
é festa anche nel bosco
la voglio festeggiare
con quelli che conosco.
Animali ed uccellini
fanno un grande girotondo
per dire pace e gioia
ai bambini di tutto il mondo!

Stella, stellina, Natale si avvicina.
La fiamma traballa
e la mucca è nella stalla;
la mucca e il vitello,
la pecora e l’agnello;
la chioccia coi pulcini,
la gatta coi gattini;
la capra ha il suo capretto,
la mamma ha il suo bimbetto,
ognuno ha la sua mamma
e tutti fan la nanna.

Oggi è il giorno di Natale,
non esiste più alcun male.
Tutto il mondo è illuminato
e il bambin Gesù è nato.

Una slitta sta correndo
tra le stelle del firmamento,
Babbo Natale scende dal camino
e ti lascia un regalino.
Guarda bene, è speciale:
sono i miei auguri di Natale!

Oggi è nato il buon Gesù
e la neve scende giù,
tutti quanti son più buoni
e io ti porgo i miei doni!

Sei un tantino birichino,
ma Babbo Natale è sceso dal camino,
ha un regalino per te,
buon Natale da me!

Babbo Natale viene di notte
viene in silenzio a mezzanotte.
Dormono tutti i bimbi buoni
e nei lettini sognano i doni.
Babbo Natale vien fra la neve,
porta i suoi doni là dove deve.
Non sbaglia certo: conosce i nomi
di tutti quanti i bimbi buoni.

C’è nel cielo una grande stella,
dietro di lei una pecorella.
Arrivano alla capanna
dove Gesù fa la nanna.
Ci sono Giuseppe e Maria
che gli fanno compagnia.
C’è il timido asinello
che riscalda il Bambinello.
Arrivano i pastori
per offrire i loro cuori.

poesie di natale per bambini
In un nido di cicogna Babbo Natale sogna un albero illuminato un bimbo incantato un giorno più lieto un mondo più quieto. Sogna sotto le stelle tutte le cose più belle. Nel cuore del suo sogno, sai chi c’è? Un regalo tutto per sé.

Poesie di Natale: scuola primaria

Passiamo ora alle poesie di Natale per la classe prima, seconda, terza, quarta e quinta; insomma, le poesie di Natale per bambini della scuola primaria.
Di solito vengono insegnate dalle maestre, ma se vi servisse uno spunto, ecco alcuni esempi.
Troverete poesie di Natale per la scuola primaria di Madre Teresa e non solo.

Campana piccina
che attandi lassù
intona il tuo canto
che nasce Gesù.
O stella, stellina
che brilli lassù,
ravviva il tuo lume
che passa Gesù
O cuore piccino
che attendi quaggiù
prepara i tuoi doni
che nasce Gesù.
(L. Nason)

Caro Gesù,
dà la salute a Mamma e Papà
un po’ di soldi ai poverelli,
porta la pace a tutta la terra,
una casetta a chi non ce l’ha
e ai cattivi un pò di bontà.
E se per me niente ci resta
sarà lo stesso una bella festa.
(M. Lodi)

E’ Natale ogni volta che sorridi
a un fratello e gli tendi una mano.
E’ Natale ogni volta che rimani
in silenzio per ascoltare l’altro.
E’ Natale ogni volta che non accetti
quei principi che relegano gli oppressi
ai margini della società.
E’ Natale ogni volta che speri
con quelli che disperano
nella povertà fisica e spirituale.
E’ Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza.
E’ Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere per donarlo agli altri.
(Madre Teresa di Calcutta)

Il Natale si avvicina
se lo cerchi è già in cucina,
sul divano, nel tuo letto,
e anche dentro l’armadietto.
Il Natale si avvicina,
è in soffitta ed in cantina
e portando dolci suoni
rende tutti i bimbi buoni.
(A. Silvestre)

Io son Dicembre, vecchietto, vecchietto,
l’ultimo figlio dell’anno che muore.
Ma quando nasce Gesù benedetto
reco nel mondo la pace e l’amore.
Porto col ceppo girando i camini
dei bei regali ai bimbi piccini.

Son piccoletto e biricchino
Ma ho tanto buono il cuoricino.
E per Natale so ritrovare
Cose bellissime da augurare.
Per te, mamma dal dolce viso,
la nostra casa un Paradiso.
Il babbo immerso nei suoi affari
Abbia salute e anche i denari.
A tutti Voi conceda Iddio
Un cuore buono, un cuore pio.
Che devo dire non so più…
Ci benedica il buon Gesù!

Splendete più belle
dolcissime stelle!
Sull’ali dorate
un angelo santo
ci porta Gesù.
È nuovo il suo canto:
“Sia pace quaggiù!”.

Chi abita sull’abete
tra i doni e le comete?
C’ è un Babbo Natale
alto quanto un ditale.
Ci sono i sette nani,
gli indiani, i marziani
Ci ha fatto il suo nido
perfino Mignolino.
C’è posto per tutti,
per tutti c’è un lumino
e tanta pace per chi la vuole
per chi da che la pace
scalda anche più del sole.
(G. Rodari)

Se comandasse lo zampognaro
Che scende per il viale,
sai che cosa direbbe
il giorno di Natale? “Voglio che in ogni casa
spunti dal pavimento
un albero fiorito
di stelle d’oro e d’argento”. Se comandasse il passero
Che sulla neve zampetta,
sai che cosa direbbe
con la voce che cinguetta?
“Voglio che i bimbi trovino,
quando il lume sarà acceso
tutti i doni sognati
più uno, per buon peso”. Se comandasse il pastore
Del presepe di cartone
Sai che legge farebbe
Firmandola col lungo bastone? “Voglio che oggi non pianga
nel mondo un solo bambino,
che abbiano lo stesso sorriso
il bianco, il moro, il giallino”. Sapete che cosa vi dico
Io che non comando niente?
Tutte queste belle cose
Accadranno facilmente; se ci diamo la mano
i miracoli si faranno
e il giorno di Natale
durerà tutto l’anno.
(G. Rodari)

Un solo grande dono
ti chiedo per le feste
e se tu sarai buono
io non sarò una peste.
Vorrei che regalassi
a tutta la famiglia
un cesto di salute
per stare a meraviglia.
E se tra doni e pensieri
ti resta un pacchettino
lo accetto volentieri…
lo sai, sono un bambino!

poesie di natale
Din don dan din don dan che felicità! oggi è nato il buon Gesù tra la neve che vien giù La renna al polo nord scampanellando va, le strenne porterà a tutti i bimbi buoni e dalle alpi al mar i bimbi di quaggiù aspettando quei doni che regala il buon Gesù Din don dan din don dan din don din don dan il Natale cambierà: tutti buoni renderà… Din don dan din don dan che felicità! oggi è nato il buon Gesù tra la neve che vien giù.

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Poesie di Natale in napoletano

Un’altra idea potrebbe essere quella di insegnare una poesia di Natale in dialetto per bambini.
Ma come fare a scegliere una bella poesia per Natale in dialetto?
Vediamo qualche esempio di componimenti in dialetto napoletano.
Ecco le più belle poesie di Natale in napoletano.

E’ Natale! che felicità!
E comm’a tutte ‘e piccerille
facimme pure nuie, ca simme gruosse,
quacche prumessa.
Però, nun facimme comm’’e criature
l’hamma mantenè pure
Nun pensamme solo a magnà
anzi, facimmele nzieme stu menù
Accummenciammo d’’o primmo!
Che nce facimme ?
Mettimme pace dint’’a famiglia
pure cu’ ‘e suocere d’’a figlia
Po nu sicondo raffinato.
Mettimme a posta ‘a cuscienza pe’ durmì quieto.
Levamme nciuce e mmiria, nasce Giesù!
firnimmela, promettimme e nun’o fà cchiù.
Mo nce vò nu cuntorno sopraffino:
nu vaso a chella ca nce sta vicina.
Vulimmece cchiù bene e primma
Luntano, che nce facimme ?
Pe frutta ?
è belle è fatta.
P’’e criature, nsieme ‘o solito regalo
nci mettimme a pazzià cu’ loro
E stutammela sta benedetta televisione
nci’’a purtato cultura, ma pure divisione
Facimme comm’a tanne
tutt’a tuorn’o fucularo, nzieme ‘e nonne
E pe fernì, nu dolce napulitano.
Mannamme nu pensiero a chi sta luntano.
A chi overo nun tene pe’ magnà
Che male ha fatte, c’adda suffrì.
(L. Ottaiano)

L’ommo ‘e legge priparava l’albero ‘e Natale
e ‘o posto d’ ‘e palline, ‘e lucciarelle
appenneva malfatti ‘e malfattori.
‘ O magnaccio, ‘a prostituta, terra terra
‘O mariuolo importante ‘o rammo
e l’assassino ‘ncopp’ a cimma.
Pè ffa stù lavuretto
‘nce metteva c’a’ pacienza
esperienza e abilità…è n’ommo ‘e legge.
Comm’era bbello chill’albero!
Tanto bbello, c’o Padreterno
‘o vulette vedè ‘e vicino.
– N’hè buon’ommo – le dicette:
Comme te chiame?
– Alfonso Iacomino, ‘o maresciallo,
a servirvi.
Evvuje, vuje chi site? –
– Io songo ‘o Padreterno – rispunnette;
– J’ songo chillo cà chist’albero ha criato,
ma accussì bbello ‘un l’aggio visto m’haje!
Schiaje ‘nu manto ‘e seta bianco,
l’avvulgette e le dicette:
– Ma ‘o ssaje, tu sì ‘nu vero artista…
Viene cù mme, te porto ‘mparadiso
pecchè ‘o cchiù bello albero ‘e Natale
m’haje fà.
(P. Jacomino)

Me voglio levà
A ‘nanze all’uocchie chillu velo
Ca nun me fa vedè ‘o cielo
Adda scennere ‘na luce divina
Aggia vedè ‘a cometa brillante
Ca fa strada fra mille disaggie
A chilli tre re maggi
Oggie è nato ‘o re de’ regnante.

Nu zampugnaro ‘e nu paese ‘e fora,
lassaje quase ‘nfiglianza la mugliera…
Se partette pe’ Napule ‘e bon’ ora
sunanno, allero allero: Ullèro, ullèro…
E ullèro, ullèro… Ma nun era overo:
‘o zampugnaro, penzava ‘a mugliera…
e suspirava… e ‘a zampogna,
‘e suspire s’abbuffava… Ah…ah…
Cuccato ‘ncopp”a paglia, ‘o Bammeniello,
senza manco ‘a miseria ‘e na cuperta,
durmeva, ‘mmiez’’a vacca e ‘o ciucciariello,
cu ll’uocchie ‘nchiuse e cu ‘a vucchella aperta…
E ullèro, ullèro… che bella faccella,
che bella resélla, faceva Giesù
quanno ‘a Madonna cantava:
“Core mio, fa’ nonna nonna…” Ah…ah…
Mmerz”e vintuno, ‘e vintiduje d”o mese,
na lettera lle dettero ‘a lucanna…
‘sta lettera veneva da ‘o pagghiese
e sotto era firmata : Marianna…
“E ullèro, ullèro… sto bene in salute
e cosí spero sentire di te:
Sono sgravata… e duje figlie
aggio fatto, una figliata.” Ah…ah
(G. De Leva)

‘O cunto
E ogn’anno,
‘o mes’ ‘austo,
puntualmente
ognuno conta ‘o cunto
a modo suio…
Ricorde ‘e guaglione
“Augurie e buone feste!
Che purtate don Giuvà?”
“E’ Natale… che vulite,
nu murzillo ‘e baccalà,
vungulelle, cefalotto…
Capírete, ‘o capítone,
nunn’ ‘o pozzo fa mancà.
Se fa chesto p’ ‘o guaglione!
‘E nnucelle, fícusecche,
‘e castagne, nu mellone…
Non pe’ mme, che ve credite,
è p’ ‘e figlie, p’ ‘o guaglione.
Quatte fasce ‘e menestella
dínt’o brodo c’ ‘o capone…
I’ nunn’accattasse niente.
Sulamente… p’ ‘o guaglione.
‘O dulcetto, ‘o struffulillo,
cose d’ ‘a tradizione.
I’ ce tengo ca sti ffeste
s’ ‘e ricorda stu guaglione!”
‘O mumento d’ ‘o cenone
d’ ‘a vigilia di Natale,
ogne cosa ch’io tuccavo:
“Posa lloco, te fa male!”
(E. De Filippo)

Quanno nascette Ninno a Bettlemme
Era nott’e pareva miezo juorno.
Maje le Stelle – lustre e belle Se vedetteno accossí:
E a cchiù lucente
Jett’a chiammà li Magge all’Uriente.
De pressa se scetajeno l’aucielle
Cantanno de na forma tutta nova:
Pe ‘nsí agrille – co li strille,
E zombanno a ccà e a llà;
È nato, è nato,
Decevano, lo Dio, che nc’à criato.
Co tutto ch’era vierno, Ninno bello,
Nascetteno a migliara rose e sciure.
Pe ‘nsí o ffieno sicco e tuosto
Che fuje puosto – sott’a Te,
Se ‘nfigliulette,
E de frunnelle e sciure se vestette.
A no paese che se chiamma Ngadde,
Sciurettero le bigne e ascette l’uva.
Ninno mio sapuritiello,
Rappusciello – d’uva -sì Tu;
Ca tutt’amore
Faje doce a vocca, e po ‘mbriache o core.
No ‘nc’erano nnemmice pe la terra,
La pecora pasceva co lione;
Co’ o caprette – se vedette
O liupardo pazzeà;
L’urzo e o vitiello
E co’ lo lupo ‘npace o pecoriello.
Se rrevotaje nsomma tutt’o Munno,
Lu cielo, a terra, o mare, e tutt’i gente.
Chi dormeva – se senteva
‘Npiett’o core pazzeà
Pe la priezza;
E se sonnava pace e contentezza.
Guardavano le ppecore i Pasturi,
E n’Angelo sbrannente cchiù d’o sole
Comparette – e le dicette:
No ve spaventate no;
Contento e riso
La terra è arreventata Paraviso.
A buie è nato ogge a Bettalemme
Du Munno l’aspettato Sarvatore.
Dint’i panni o trovarrite,
Nu potite – maje sgarrà,
Arravugliato,
E dinto a lo Presebbio curcato.
A meliune l’Angiule calate
Co chiste se mettetten’a cantare:
Gloria a Dio, pace’n terra,
Nu cchiù guerra – è nato già
Lo Rre d’amore,
Che dà priezza e pace a ogni core.
Sbatteva o core mpietto a ssi Pasture;
E l’uno ‘nfaccia all’auto diceva:
Che tardammo? – Priesto, jammo,
Ca mme sento scevolí
Pe lo golfo
Che tengo de vedè sso Ninno Dio.
Zombanno, comm’a ciereve ferute,
Correttero i Pasture a la Capanna;
Là trovajeno Maria
Co Giuseppe e a Gioja mia;
E ‘n chillo Viso
Provajeno no muorzo e Paraviso.
Restajeno ‘ncantate e boccapierte
Pe tanto tiempo senza dì parola;
Po jettanno – lacremanno
Nu suspiro pe sfocà,
Da dint’o core
Cacciajeno a migliara atte d’amore.
Co a scusa de donare li presiente
Se jetteno azzeccanno chiano chiano.
Ninno no li refiutaje,
L’azzettaje – comm’a ddí,
Ca lle mettette
Le Mmane ‘n capo e li benedicette.
Piglianno confedenzia a poco a poco,
Cercajeno licenzia a la Mamma:
Se mangiajeno li Pedille
Coi vasille – mprimmo, e po
Chelle Manelle,
All’urtemo lo Musso e i Mascarielle.
Po assieme se mettetteno a sonare
E a cantà cu l’Angiule e Maria,
Co na voce – ccossí doce,
Che Gesù facette: ah aah…
E po chiudette
Chill’uocchie aggraziate e s’addormette.
La ninna che cantajeno mme pare
Ch’avette a esse chesta che mò dico.
Ma nfrattanto – o la canto,
Mmacenateve de stà
Co li Pasture
Vecíno a Ninno bello vuje pure.
“Viene suonno da lo Cielo,
Vien’e adduorme sso Nennillo;
Pe pietà, ca è peccerillo,
Viene suonno e non tardà.
Gioia bella de sto core,
Vorria suonno arreventare,
Doce, doce pe te fare
Ss’uocchie bell’addormentà.
Ma si Tu p’esser’amato
Te si fatto Bammeniello,
Sulo amore è o sonnariello
Che dormire te po fa.
Ment’è chesto può fa nonna,
Pe Te st’arma è arza e bona.
T’amo, t’a… Uh sta canzona
Già t’ha fatto addobeà!
T’amo Dio – Bello mio,
T’amo Gíoja, t’amo, t’a…
Cantanno po e sonanno li Pasture
Tornajeno a le mantre nata vota:
Ma che buò ca cchiù arrecietto
Non trovajeno int’a lu pietto:
A o caro Bene
Facevan’ ogni poco ò va e biene.
Lo ‘nfierno sulamente e i peccature
Ncocciuse comm’a isso e ostinate
Se mettetteno appaura,
Pecchè a scura – vonno stà
Li spurtegliune,
Fujenno da lo sole li briccune.
Io pure songo niro peccatore,
Ma non boglio esse cuoccio e ostinato.
Io non boglio cchiù peccare,
Voglio amare – voglio stà
Co Ninno bello
Comme nce sta lo voje e l’aseniello.
Nennillo mio, Tu si sole d’amore,
Faje luce e scarfe pure o peccatore
Quanno è tutto – niro e brutto
Comm’a pece, tanno cchiù
Lo tiene mente,
E o faje arreventà bello e sbrannente.
Ma Tu mme diciarraje ca chiagniste,
Acciò chiíagnesse pure o peccatore.
Agg o tuorto – haje fosse muorto
N’ora primmo de peccà!
Tu m’aje amato,
E io pe paga t’aggio maltrattato!
A buje, uocchie mieje, doje fontane
Avrite a fa de lagreme chiagnenno
Pe llavare – pe’ scarfare
Li pedilli di Giesù;
Chi sa pracato
Decesse: via, ca t’aggio perdonato.
Viato me si agqio sta fortuna!
Che maje pozzo cchiù desiderare?
O Maria – Speranza mia,
Ment’io chiango, prega Tu:
Penza ca pure
Si fatta Mamma de li peccature
(S. Alfonso Maria de’ Liguori)

poesie di natale
Teresì, buono Natale! Penza, oinè, ca ‘o Bammeniello fattose ommo è tale e quale comm’ a ll’ate, grussiciello, ‘ncopp’’o munno scellarato, senza fa’ male a nisciuno, secutato e maltrattato, ‘ncroce, oi né, jette a fernì! E ‘st’esempio ca te porto, Teresì, tienilo a mmente, ca pur’io, ‘nnucentamente, chi sa comme aggia murì! Nun vo’ sentere ‘sta voce ca piatà, piatà te cerca: e mme staje mettendo ‘ncroce comm’’o povero Giesù… Ma io nun so’ fatto e ‘mpastato cu ‘sta pasta, mò nce vo’: Isso – sempe sia ludato – Isso nasce ogn’anno: io no! (S. Di Giacomo)

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Poesie di Natale in inglese

Perché non vedere, adesso, delle belle poesie di Natale in un’altra lingua, ossia l’inglese?
Le poesie di Natale in inglese sono sicuramente un po’ più difficili da imparare per i piccoli, ma sarà un buon pretesto per farli avvicinare a una nuova lingua.
Vediamo allora esempi di poesie di Natale in inglese per la scuola primaria e non solo.

Angels clap hands; let men borbear to mourn;
Their saving health is come; for Christ is born.
Hark, what a heavenly choir of angels sing
Sweet carols at the birth of this new king.
(Gli angeli battono le mani; lascia che gli uomini borbear piangano;
La loro salute salvifica è arrivata; perché Cristo è nato.
Ascolta, che canto un coro celeste di angeli
Dolci canti natalizi alla nascita di questo nuovo re.)

Christmas is a time of joy,
A time for love and cheer,
A time for making memories,
To last throughout the year.
(Il Natale è un momento di gioia,
Un momento per amore e allegria,
Un tempo per creare ricordi
Per durare tutto l’anno.)

Dear Santa, I’m fine and how have you been?
I feel it’s about time to write you again.
Our town has become a bright Christmas scene,
With everything sparkling of crisp red and green.
(Caro Babbo Natale, sto bene e come stai?
Sento che è ora di scriverti di nuovo.
La nostra città è diventata una luminosa scena di Natale,
Con tutto scintillante di croccante rosso e verde.)

He came all so still
Where His mother was,
As dew in April
That falleth on the grass.
He came all so still
To His mother’s bower,
As dew in April
That falleth on the flower.
He came all so still
Where His mother lay,
As dew in April
That falleth on the spray.
Mother and maiden
Was never none but she;
Well may such a lady
God’s mother be.
(È venuto tutto così immobile
Dove sua madre era
Come rugiada in aprile
Che cade sull’erba.
È venuto tutto così immobile
Alla pergola di sua madre,
Come rugiada in aprile
Che cade sul fiore.
È venuto tutto così immobile
Dove giaceva sua madre
Come rugiada in aprile
Che cade sullo spray.
Madre e fanciulla
Non fu mai nessuno tranne lei;
Può una tale signora
La madre di Dio sia.)

I’ve been waiting for Christmas,
And it’s almost here.
I’ve been waiting for Christmas,
Santa’s getting near.
Can’t you hear the sleigh bells ringing?
Reindeer up so high.
Can’t you hear the children singing,
As they watch the sky?
(Stavo aspettando il Natale
Ed è quasi qui.
Stavo aspettando il Natale
Babbo Natale si avvicina.
Non senti suonare le campane della slitta?
Renne così in alto.
Non senti i bambini cantare
Mentre guardano il cielo?)

Little one, who straight hast come
Down the heavenly stair,
Tell us all about your home,
And the father there.
“He is such a one as I
Like as like can be.
Do his will, and, by and by,
Home and him you’ll see.”
(G. Macdonald)
(Piccolo, che sei venuto direttamente
Giù per la scala celeste
Raccontaci tutto della tua casa,
E il padre lì.
“È uno come me
Come può essere.
Fa la sua volontà e, a poco a poco,
Casa e lui vedrai.”)

One little star on the top of the tree,
Two little presents underneath for me,
Three silver ropes twisted around the tree,
Four colored lights shining prettily,
Five shining balls flowing silvery.
Oh, what a sight for use to see!
(Una piccola stella in cima all’albero,
Due piccoli regali sotto per me,
Tre corde d’argento attorcigliate intorno all’albero,
Quattro luci colorate splendono graziosamente,
Cinque sfere lucenti che scorrono argentee.
Oh, che spettacolo vedere!)

When Christ the Babe was born,
Full many a little lamb
Upon the wintry hills forlorn
Was nestled near its dam:
And, waking or asleep,
Upon His Mother’s breast,
For love of her, each mother-sheep
And baby-lamb He blessed.
(J. B. Tabb)
(Quando nacque Cristo il bambino,
Pieno molti un piccolo agnello
Sulle colline invernali desolate
Era annidato vicino alla sua diga:
E, sveglio o addormentato,
Sul petto di sua madre,
Per amore di lei, ogni madre-pecora
E benedisse l’agnello.)

Star high
Baby low:
‘Twixt the two
Wise men go;
Find the baby,
Grasp the star
Heirs of all things
Near and far!
(G. Macdonald)
(Stella alta
Baby basso:
‘Twixt i due
Gli uomini saggi vanno;
Trova il bambino,
Afferra la stella
Eredi di tutte le cose
Vicino e lontano!)

poesie di natale
One little star on the top of the tree, Two little presents underneath for me, Three silver ropes twisted around the tree, Four colored lights shining prettily, Five shining balls flowing silvery. Oh, what a sight for use to see! (Una piccola stella in cima all’albero, Due piccoli regali sotto per me, Tre corde d’argento attorcigliate intorno all’albero, Quattro luci colorate splendono graziosamente, Cinque sfere lucenti che scorrono argentee. Oh, che spettacolo vedere!)

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Poesie e filastrocche di Natale: i video

Abbiamo visto, come dediche di Natale, poesie e filastrocche da dedicare ai più piccoli, anche ai più grandi.
Pensiamo ora a un modo alternativo per scegliere frasi di Natale in rima con dei video natalizi.
Ecco tanti esempi di poesia sul Natale per una dedica speciale.

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