Sids

Morte in culla: forse la causa è una proteina

La morte in culla, il cui nome scientifico è Sids (Sudden Infant Death Sindrome) è, ancora oggi, una delle principale cause di decesso dei neonati al di sotto dell’anno di vita. Da tempo oggetto di studio nelle Università di tutto il mondo per identificarne le cause, è motivo di apprensione per molti genitori che si alzano spesso durante la notte per assicurarsi che i loro piccini stiano bene.

È dell’ultima ora la notizia che un team di ricercatori australiano, grazie ad uno studio su 30 neonati morti a causa della Sids, abbia individuato la proteina che potrebbe essere la causa di questa sindrome. Nei bambini osservati è stato scoperto che la proteina oressina era presente in una percentuale inferiore al 20% rispetto ad altri bebè, nati nello stesso periodo. Si tratta di una scoperta importantissima poiché l’oressina è la proteina che regola l’appetito e il ritmo sonno-veglia. Proprio all’oressina è attribuita una forma di narcolessia, con periodi di sonno improvvisi, una patologia invalidante per molti adulti.

I ricercatori stanno cercando di capire, scientificamente, se l’assenza di questa proteina possa essere la causa scatenante la Sids, o, eventualmente, se ne determina una predisposizione. Fatto sta che questo livello così basso di oressina determina una minore risposta alle sollecitazioni dell’organismo al risveglio. Fino ad oggi una possibile causa della sindrome della morte in culla era stata ricondotta alla bassa concentrazione di un altro neurotrasmettitore, la seratonina, afferente al funzionamento cardio-vascolare. Forse i bassi livelli di questi 2 indicatori potrebbero indirizzare i medici verso la soluzione.

In attesa di conferme dall’ambiente scientifico, è importante continuare a seguire le indicazioni, suggeriteci dai pediatri, per ridurre i rischi dei nostri bebè durante i frequenti riposini.

Quindi ricordiamoci sempre di adagiare il bebè in posizione supina nella culla, ovvero sdraiato sulla schiena; nei primi mesi di vita evitiamo di mettere il cuscino sotto la sua testina, in caso di raffreddore mettiamolo sotto il materasso; cerchiamo di non lasciare peluche nel lettino, durante la nanna, e di rimboccargli le coperte, evitando di usare materassi troppo soffici. Infine non copriamo eccessivamente il bebè per evitare un’insufficiente areazione.