È difficile, in un certo momento della vita, dover confessare ai propri figli che in realtà Babbo Natale non è mai esistito, non ha mai letto le letterine da loro scritte e non ha mai aspettato la mezzanotte del 24 Dicembre per lasciare i regalini sotto l’albero. Eppure, secondo un recente studio australiano, bisognerebbe informare i più piccoli di tutto questo subito.
In un articolo pubblicato sul Lancet – rivista scientifico/medica – i ricercatori precisano infatti che nascondere la verità ai bambini mette a repentaglio la fiducia che loro ripongono nel papà e nella mamma, considerando il fatto di omettere la non esistenza di Babbo Natale un’attività “moralmente sospetta“.
Come riporta il sito online TuttoperLei.it, “prima o poi tutti i bambini scopriranno la verità” – sottolineano gli esperti – “ed è inevitabile che a quel punto si chiederanno quali altre bugie gli sono state rifilate dai propri genitori“. Quindi, anche se la “bugia” sarebbe finalizzata a mantenere la magia del Natale almeno nei più piccoli, “i genitori che sono capaci di mentire su una cosa speciale e magica come il Natale non possono essere considerati i garanti della saggezza e della verità“.
Gli studiosi australiani, capitanati dal professor Christopher Boyle dell’Università di Exeter e Kathy McKay e dell’università del New England, continuano rimproverando ai genitori anche il fatto di attribuire a Babbo Natale una sorta di potere che non gli spetta, ritenendolo un’entità che è in grado di osservare, dal Polo Nord, i comportamenti dei bambini giudicandoli buoni o cattivi.
Voi cosa ne pensate? Sarà davvero come dicono gli studiosi australiani, che giudicano sbagliato far credere ai propri figli che Babbo Natale esista, o è giusto che i più piccoli vivano la magia di una festa che sta progressivamente perdendo lo spirito di condivisione ed unione?