singhiozzo neonato

Singhiozzo neonato: cause e rimedi

Singhiozzo neonati

Il singhiozzo è una contrazione involontaria del diaframma che il bambino compie in modo spontaneo soprattutto dopo la poppata. Nonostante sia un banale spasmo nella gola, spesso questo è sufficiente per far precipitare le mamme nell’ansia e nella paura, anche se non è un fenomeno pericoloso ne ha ripercussioni sulla respirazione. Tuttavia la domanda che molte donne si pongono davanti al singhiozzo nei neonati è cosa fare. Ecco una serie di utili consigli e curiosità!

Come far passare il singhiozzo

Per gli adulti si usano cucchiaini d’aceto, quelli di zucchero, bere acqua in sette sorsi, favorire uno starnuto; ma come far passare il singhiozzo ai neonati? È preferibile farlo in modo naturale e preoccuparsi solo se gli spasmi durano più di 48 ore.

singhiozzo neonato

Perché viene il singhiozzo?

Le cause del singhiozzo nel neonato sono molteplici: questo può verificarsi perché si è mangiato troppo, perché si è inghiottita aria durante la masticazione, oppure quando si è ansiosi o particolarmente eccitati ed elettrici.

Singhiozzo neonato: cause

Oltre quelle sopracitate, che sono le cause di singhiozzo più diffuse, altri fattori possono causare il singhiozzo nel neonato: bruschi sbalzi di temperatura, consumo eccessivo di bevande alcoliche,fattore che ovviamente non riguarda i neonati, pasti consumati troppo velocemente, stress.

Rigurgito

Oltre al singhiozzo, ciò che a volte preoccupa mamme sono i rigurgiti che fanno i propri figli. Questo è un fenomeno che colpisce il neonato soprattutto durante l’allattamento, a causa della fuoriuscita dalla propria bocca del latte materno.

singhiozzo neonato rigurgito

Rigurgito neonato

Il rigurgito è propriamente la fuoriuscita di cibo e saliva dalla bocca del piccolo, che si può manifestare o durante l’allattamento, oppure durante il processo di digestione. Solitamente tende a scomparire tra i dodici ed i diciotto mesi di vita, ma a volte può verificarsi anche dopo questo limite d’età.

Spesso il rigurgito nei neonati è un sintomo che spaventa molto le mamme; in particolar modo, esistono diversi tipi di rigurgito, più o meno preoccupanti. Il rigurgito mitralico avviene quando la valvola mitralica del cuore non si chiude in modo ermetico, quindi il sangue non può circolare in maniera efficiente e libera attraverso il cuore; questo causa un forte senso di stanchezza e fiato corto. Il rigurgito acido consiste nella risalita del contenuto dello stomaco nell’esofago; il sintomo può manifestarsi con un forte senso di acidità, salivazione eccessiva, cattivo odore della bocca. Ciò che però indubbiamente preoccupa più le mamme è il rigurgito notturno, causato spesso dal reflusso acido che si manifesta nelle ore del riposo, causando la possibilità dei più piccoli di svegliarsi in lacrime ed in modo agitato, avvertendo quasi un senso di soffocamento.

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Reflusso neonati

Molti neo genitori si preoccupano del reflusso nei neonati, con o senza rigurgito. Tuttavia, come spiega il dottor Maurizio De Martino dell’Ospedale pediatrico Meyer di Firenze, non è un sintomo che deve spaventare né preoccupare mamma e papà perché man mano che il figlio assumerà cibi solidi ed imparerà a mangiare da seduto, i rigurgiti scompariranno da soli.

Reflusso acido

Il reflusso acido, o gastroesofageo, è quello più conosciuto e diffuso. La differenza tra il riflusso acido e il rigurgito acido è il passaggio del contenuto gastrico attraverso l’esofago è che il reflusso non si vede, mentre se con il reflusso un po’ del contenuto gastrico esce anche dalla bocca, si parla di rigurgito.

Reflusso neonati sintomi

A favorire i reflussi nei neonati intervengono vari fattori, tra cui innanzitutto la loro alimentazione, che è prevalentemente liquida, e poi il fatto che stanno quasi sempre in posizione sdraiata; a favorire questi piccoli disturbi possono essere anche l’uso di latte acido, o latte cagliato.

Reflusso neonati rimedi

Ovviamente è bene sapere che il reflusso acido non è una malattia, e proprio per questo, non deve essere curato in alcun modo; non esistono nemmeno dei rimedi naturali per rimediare al disturbo al massimo, se il bambino è allattato con latte di formula, il pediatra può consigliare un latte addensato, mentre se è allattato al seno, non bisogna fare assolutamente nulla, ma proseguire tranquillamente con l’allattamento materno. Con la crescita il bambino imparerà ad assumere solidi ed a mangiare in posizione seduta, favorendo la scomparsa naturale di questi fastidi.