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Pre parto: quali sono i movimenti del bambino

Al termine della gravidanza il bambino arriva al livello di maturazione morfo-funzionale ideale. Tutti i sistemi e gli apparati sono perfettamente compatibili con la vita al di fuori dell’utero materno, le sue dimensioni aumentano più velocemente, ha raggiunto un peso che generalmente si aggira intorno ai 3,000 kg ed è lungo circa 47-52 cm, di conseguenza ogni suo movimento fetale si fa sentire in maniera più forte e vigorosa rispetto alle epoche gestazionali precedenti.

Ogni mamma si prepara in diversi modi al parto che, una volta raggiunto il termine della gravidanza, potrebbe avvenire da un momento all’altro.

Si tratta di un periodo in cui si fanno spazio diverse emozioni, iniziano i preparativi per accogliere il bambino e anche i disturbi che la donna avverte sono differenti: aumenta la pressione a livello del basso ventre, si manifestano dolori lombari e gonfiore agli arti inferiori, aumenta la frequenza delle tappe in bagno nell’arco della giornata, ci sono contrazioni sporadiche avvertite sotto forma di fastidio, dovuti all’indurimento del muscolo uterino e, inoltre, si presentano dei dolori al basso ventre mai avvertiti prima, durante la gestazione.


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Questi doloretti sono spesso descritti come “crampetti”oppure “punture di spillo” che si presentano al basso ventre e che possono determinare successivamente l’insorgenza di un lieve indurimento uterino.

L’origine di questi fastidi risale ai movimenti preparatori del bambino, che raggiunta la sua maturazione fisica, una volta assunta la posizione fisiologica per cui si verifichi il parto (la cosiddetta posizione cefalica, ovvero con la testa in giù) esegue dei movimenti di estensione e flessione del collo, facendo così le “prove generali” per l’ingresso della testa all’interno del bacino materno, il promo passo verso la progressione nel canale del parto, la quale si verificherà successivamente, durante il travaglio vero e proprio.

Spesso le donne in gravidanza, non avendo mai percepito questa sensazione prima, se ne preoccupano, supponendo che sia il segno di un evento patologico. Ora, invece, sappiamo che si tratta di uno dei tanti segni della collaborazione attiva di ogni bambino alla sua nascita, il quale, guidato dal proprio istinto, aiuta la sua mamma a compiere questo primo grande gesto d’amore nei suoi confronti e verso se stessa, durante il parto.