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5 cose da non dire quando si sgrida un figlio

Essere genitore, si sa, è il lavoro più complicato del mondo: dover fare i conti con capricci, dispetti, bugie ed errori dei propri piccoli non è facile, e spesso è giusto sgridare i figli e rimproverarli per far capire loro dove e perchè hanno sbagliato. Tuttavia, nel momento in cui li si ammonisce, è necessario tenere a freno gli animi e dosare bene le parole da utilizzare, ma soprattutto quelle da non pronunciare.

1. Non piangere
Dire al proprio figlio di non lamentarsi e non fare capricci piangendo equivale a dirgli che le loro emozioni non sono valide, e che non è un bene essere tristi o spaventati: piuttosto che negare le emozioni di un bambino, è molto meglio dimostrargli di riconoscere quello che prova.

2. Prendi esempio dagli altri
Spesso e volentieri viene detto a cuor leggero, ma “il confronto con l’altro, che sia compagno di scuola o fratello, rientra nella logica mortificatoria ed è del tutto inutile oltre che dannoso. In un litigio è inutile cercare il colpevole, facendo una distinzione fra buoni e cattivi. Il litigio è una componente naturale della vita infantile: i bambini hanno sempre litigato e per fortuna continueranno a farlo” spiega Daniele Novara, pedagogista, fondatore del CPP (centro psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti) e autore del libro “Urlare non serve a nulla”.


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3. Smettila o ti do un ceffone
Una vera e propria minaccia, quella che si è soliti fare quando il proprio figlio non vuole proprio capire una cosa. Le minacce però raramente sono efficaci, perchè poi l’autorità genitoriale per mantenere la sua credibilità devono dare seguito alle loro parole. È piuttosto molto più efficace essere autorevoli e calmi, spiegarsi e capire le motivazioni del piccolo.

4.Sei proprio uno stupido
L’insulto, anche se bonario, complice la consuetudine degli adulti di utilizzare comunemente un linguaggio molto libero e sciolto, prima o poi arriva. È mortificante per tutti, si tratta di frasi pericolose, di aggressioni verbali che spaventano i più piccoli.

5.Bravissimo amore, sei un genio!
Al contrario dell’insulto, anche la lode spropositata per il proprio figlio può essere nociva. Lodarli sempre e comunque in ogni circostanza minimizza la lode stessa svuotandola di significato, e questo i bambini lo capiscono perfettamente. È meglio lodare solo i risultati che vengono da sforzi reali, e soprattutto il comportamento piuttosto che il bambino.