Quali verdure in allattamento?

Verdure e allattamento

Durante le 40 settimane di gestazione abbiamo dovuto rinunciare ad alcuni cibi per non compromettere la salute del nostro bimbo.

Perciò, è normale che, durante l’allattamento avremmo voglia di riprendere a mangiare tutto.

Esistono, però, dei cibi da evitare in allattamento perché potrebbero avere reazioni inaspettate sul bambino.

Scopriamo quali verdure in allattamento possiamo mangiare e quali no.

Verdure consigliate in allattamento

Le verdure hanno molti benefici per l’organismo e devono essere sempre inserite nella nostra alimentazione, sia cotte che crude.

Una mamma che allatta, però, deve sapere quali verdure in allattamento può mangiare e quali, invece, potrebbero essere dannose per il bambino.

Le verdure scure potrebbero causare diarrea. Quindi, sono verdure da mangiare in allattamento soprattutto quelle a foglie larghe e dal colore chiaro. Si possono mangiare:

scarola;
invidia;
cappuccina;
lattuga (tranne nel caso in cui possa causare allergia al bambino);
fagiolini (in quantità moderata);
cereali integrali come avena, riso integrale, cereali e pane di provenienza certificata per avere una fonte di energia;
legumi possibilmente decorticati, come le lenticchie, per soddisfare il bisogno di proteine magre;
dei carciofi occorre mangiare solo il cuore, escludendo le foglie.

Verdure da evitare in allattamento

Esistono, poi, alcune verdure da evitare in allattamento.

Sono da evitare tutte le verdure che contengono solanine, sostanze che possono creare meteorismo e, quindi, provocare, nel bambino, le fastidiose coliche.

Fra queste troviamo:

cavolfiori;
broccoli;
peperoni;
melanzane;
patate.

Vi sono, poi, quelle verdure dal sapore deciso, che potrebbero modificare il sapore del latte e causare un rifiuto del bambino. Fra queste:

verza;
cime di rapa;
porri;
cipolle;
aglio.