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Portare i bambini allo stadio: 5 consigli utili

Passione calcio

Il calcio è uno sport che vanta milioni di appassionati in tutto il mondo: l’Italia è uno dei Paesi nei quali questa passione è più diffusa. Al bar, dal barbiere o persino al supermercato sentir parlare di partite è normale quotidianità. Spesso i genitori vorrebbero far vivere anche ai propri figli l’amore per questo sport e coinvolgerli in attività che riguardano il calcio, come andare allo stadio a tifare la propria squadra del cuore.
L’emergenza Coronavirus, però, ci ha tolto per mesi anche questa possibilità. In queste settimane, lentamente, si sta riprendendo l’ingresso di una piccola parte di tifosi negli stadi…sempre con le mascherine e rispettando le norme igieniche e sanitarie.
A prescindere, però, dall’emergenza sanitaria, in tempi normali, si possono portare i bambini allo stadio? Certo che sì!
Occorre, però, seguire alcuni consigli, per evitare che una giornata di divertimento diventi pericolosa!
Vediamo quali.

1. Aspettare l’età giusta

Non c’è un’età precisa per iniziare a portare i propri figli allo stadio. Infatti i biglietti si possono acquistare a qualsiasi età.
Sarebbe però preferibile evitare di portare i bimbi troppo piccoli allo stadio perché:

  • portare carrozzine e passeggini all’interno dell’impianto sportivo risulterebbe scomodo, se non impossibile. Quindi, è preferibile aspettare che il bambino abbia una certa autonomia motoria e sia in grado di camminare;
  • i bambini troppo piccoli riescono difficilmente a restare seduti tutto il tempo della partita e rendono impossibile anche ai genitori la visione dello spettacolo;
  • i rumori troppo forti sono difficilmente tollerati dai bimbi più piccoli che, quindi, rischierebbero di spaventarsi a ogni rumore.

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2. Evitare le curve e i settori pericolosi

Se si è molto appassionati di calcio, vivere il clima della curva non ha eguali. Con un bimbo piccolo però sarebbe meglio mettere da parte l’ultras che è dentro di noi e optare per la tribuna o, comunque, per settori più tranquilli delle curve.
La curva risulta essere maggiormente pericolosa poiché è proprio lì che parte il vero tifo con cori, prese in giro e, purtroppo, a volte anche fumogeni o bombe carta.
La tribuna invece è un posto più tranquillo dove sono in prevalenza famiglie e la partita si vive in modo più pacato. Alcuni stadi hanno addirittura introdotto la tribuna family come l’Allianz Stadium di Torino, il San Siro di Milano o il San Paolo di Napoli.

tribuna family san siro

3. Scegliere le partite più tranquille

Il tifo, purtroppo, non è sempre sano, soprattutto negli ultimi anni. Ci sono persone che ne fanno una ragione di vita e scelgono di andare allo stadio soltanto per avere discussioni con le tifoserie avversarie. Per questo motivo, quindi, non scegliere partite troppo pericolose come derby o dalle rivalità accentuale è una caratteristica importante.
Alcuni incontri risultano essere particolarmente rischiosi, come ad esempio Napoli-Juventus, Roma-Lazio, Inter-Milan, e così via.

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4. Fare attenzione alle temperature

Il caldo, si sa, è in grado di rovinare le giornate. Ovviamente non il caldo che può capitare in un pomeriggio invernale, ma quello di agosto o a volte settembre. Se la temperatura risultasse troppo elevata infatti rischierebbe di essere asfissiante, soprattutto in uno stadio con migliaia di persone accanto. Esporre i bambini al sole cocente potrebbe essere pericoloso e causare mancamenti. Anche il troppo freddo potrebbe risultare sgradevole. Sarebbero quindi da preferire giornate autunnali o primaverili.

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5. Niente insulti agli avversari

Insegnare l’educazione e il rispetto ai propri figli è essenziale. Mentre si guarda una partita, soprattutto se allo stadio, risultare calmi in alcune occasioni è davvero difficile. Bisogna però dare il buon esempio ai bambini cercando di non insultare avversari o arbitro e di non dire parolacce. Il fair play e il tifo pulito sono valori che vanno insegnati fin da piccoli.

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