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Mal di pancia nel neonato: cause e rimedi

Nessun neonato è immune ai fastidiosi doloretti di pancia che spesso danno il via a nottate insonni e pianti irrefrenabili. Le cause possono essere attribuibili sicuramente all’immaturità del loro apparato gastroenterico, che è ancora in fase di rodaggio per quanto riguarda il metabolismo di sostanze, e ad una flora batterica che è ancora in formazione. Togliere dall’alimentazione della madre questa verdura o quell’altro legume non serve a molto. Il problema dell’accumulo dei gas nel neonato è legato piuttosto al meccanismo di peristalsi intestinale che non è ancora perfettamente funzionanete per via di alcuni fattori spesso sottovalutati, che analizzeremo di seguito.

Perchè i neonati hanno sempre mal di pancia? Cosa c’è di diverso tra il loro corpo e il nostro? Tante cose. Bisogna innanzitutto tenere conto del fatto che l’intestino è un organo che nel 90% dei casi da problemi anche agli adulti.

È considerato dagli esperti come il secondo cervello perchè è molto sensibile sia agli stimoli esterni come caldo e freddo e sia agli stimoli emotivi interni. La sua reazione è quella di modificare la sua peristasi e questo incide sul metabolismo delle sostanze, sull’espulsione delle feci e dei gas e talvolta sulle difese immunitarie.

Quello che fa bene alla regolarità intestinale ed ed evita gli accumuli di aria è quindi una buona gestione dello stress, mangiare tranquillamente e a bocca chiusa e un po’ di sano movimento. Al neonato tutto questo manca. Un neonato che ha passato nove mesi in un utero dove era protetto da tutto, dal freddo dal caldo e dai rumori, una volta venuto alla luce vive ogni stimolo visivo o uditivo in maniera più intensa della nostra, e quello che prova spesso da questi stimoli è fastidio e questo gli provoca un grande stress.


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È un po’ come per un adulto uscire da uno stato di dormiveglia ed essere svegliati con la batteria dell’orchestra di paese, con le luci sparate negli occhi, gente che ci prende in braccio e poi ci molla, ci veste e ci sveste…Basterebbe questa considerazione per capire perchè il neonato piange spesso anche senza motivo e sia i suoi nervi che il suo intentino sono logicamente in tensione.

Inoltre, dobbiamo considerare che il neonato passa la maggior parte della sua giornata sdraiato, che sia in braccio o nella culla, comunque in una posizione non favorevole nè alla digestione nè all’espulsione dei gas. Nè tanto meno fa del movimento.

Quanto al mangiare tranquillamente è quasi un utopia. Molti neonati mangiano voracemente e senza sosta accumulando una grande quantità di aria, mentre altri si attaccano e si staccano continuamente dal seno, talvolta innervosendosi perchè ciucciano senza successo.

Quindi dei buoni rimedi per evitare un eccessivo accumulo di gas potrebbero essere questi piccoli accorgimenti:

  • Non stressare troppo il neonato

  • Rispettate i suoi tempi, non sottoponetelo a stimoli troppo forti, in casa parlate con un tono di voce moderato e maneggiatelo sempre dolcemente. Quando lo spogliate per cambiarlo fate in modo che la temperatura della stanza sia piacevole. Quando lo vestite non esagerate con gli indumenti, rispettate la regola del +1.

  • Fate in modo che il momento della poppata sia sereno

  • Cercate di rispettare gli orari con latte artificiale o le sue richieste con quello naturale. SEguite le regole per un corretto attaccamento al seno e per una corretta preparazione del latte artificiale.

  • Non tenetelo sdraiato troppo a lungo

  • Come avrete potuto notare il neonato non ama molto questa posizione. Preferisce stare a pancia in giù sull’avambraccio, sollevato sulla spalla, sicuramente preferisce camminare. Tenerlo sollevato aiuta la digestione e l’espulsione dei gas. Ecco perchè le fascie marsupio sono decisamente meglio delle carozzine e i neonati portati in questo modo soffrono meno di colichette.

  • Muovetegli le gambine flettendole sull’addome

  • Almeno unavolta al giorno e ogni qualvolta abbia bisogno di fare aria è cosa buona fargli fare qualche movimento delle gambine per stimolare l’intestino, flettendo le ginocchia sul pancino in modo deciso e alternato.

  • Non fategli mancare il contatto pelle a pelle

  • E’ ormai scientificamente dimostrato che un contatto pelle a pelle con la mamma ma anche con il papà, aiuto lo sviluppo neuro-cognitivo del neonato e calma lo stress.

  • Provate i fermenti lattici

  • Se nessun rimedio naturale ha funzionato e il neonato tende alla stitichezza potete provare ad aggiungere dei fermenti lattici specifici.