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Collane in gravidanza: perché indossarle fa male al bambino

Durante la gestazione le future madri ne sentono tante di dicerie, ma la più particolare, alla quale vale la pena dedicare un articolo, è quella riguardante le collane indossate durante la gravidanza. Infatti, vi è una convinzione anche comune nel mondo, che fa negare categoricamente l’uso di questi gioielli durante i 9 mesi d’attesa. La saggezza popolare si oppone proprio all’uso di sciarpe, foulard o altri elementi da mettere annodati intorno alla gola della donna che aspetta.

Regna da secoli la credenza che portare al collo delle collane quando si è incinta, possa procurare danni irreparabili al bimbo che si porta in grembo. La motivazione attribuita a tale diceria è che il cordone ombelicale si potrebbe attorcigliare intorno alla gola del feto, proprio come è posizionato il gioiello sul collo della madre.. Ovviamente l’attorcigliamento del cordone è dovuto ad altri fattori quali il moto del piccolo in grembo, che causerebbe un’eventuale nodo non solo su quella parte del corpo, ma anche ai suoi piedini, alle sue manine, alle braccia…

L’unica collana che è concessa durante la gestazione alle future madri è il noto chiama angeli, perché capace di stimolare una comunicazione intrauterina con il bimbo. Così è facile vedere per strada donne incinte con questo ciondolo piuttosto che con altri tipi di collane.

Ci sono alcune gestanti che raccontano di avvertire un senso di soffocamento alla gola ogni volta che indossano una collana diversa dal chiama angeli, associando questa sensazione proprio ad un contemporaneo attorcigliamento del cordone del feto al collo. Ovviamente non è per tutte così e la superstizione non è realtà per ogni futura madre, è vero durante la gravidanza si è molto suscettibili, ma certamente ciò non significa che si debba credere a tutte le dicerie che si raccontano sulla gestazione.