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5 motivi per cui alcune donne non vogliono allattare pur potendo

Non tutte le madri affrontano l’allattamento allo stesso modo: ci sono donne che vedono questo momento intimo con il bebè come qualcosa di poco piacevole pur amando profondamente il proprio figliolo. Così, per scelta, si decide di non offrire le poppate materne al neonato. In questo articolo abbiamo riassunto i primi 5 motivi che spingono una mamma a non proseguire o addirittura a non iniziare proprio l’allattamento stesso.

  1. Motivo psicologico: dopo il parto potrebbe insorgere una lieve forma di baby blues capace di rendere la donna fragile e insicura, e quindi di conseguenza non pronta ad offrire a richiesta del bebè il suo petto. Ciò a lungo andare porterebbe pertanto ad un rifiuto totale nei confronti dell’allattamento che metterebbe angoscia, perché la suzione dell’infante toglierebbe il fiato alla genitrice.
  2. Presenza di ragadi: non tutte abbiamo la stessa sopportazione del dolore, così l’eventuale presenza di ragadi al seno potrebbe non far sopportare alla neo madre l’allattamento stesso, interrompendolo immediatamente.
  3. Paura di rovinare il seno: ci sono poi quelle donne che già dalla gravidanza sanno di non voler mai offrire il proprio latte al bambino per la paura di rovinare il proprio seno, perché temono che dopo l’allattamento le mammelle non avranno più la tonicità cutanea di una volta ma soltanto smagliature lasciando un petto smunto.
  4. Sentirsi come una mucca: questa metafora è spesso ricorrente nelle madri che allattano e non solo questa immagine mentale non può piacere, ma addirittura la sensazione che si prova durante la suzione del bambino potrebbe accentuare l’idea di mammifero animale portando la donna al rifiuto delle poppate.
  5. Questione di praticità: non tutte abbiamo le stesse priorità, ci sono infatti donne che sin dalla gravidanza sanno che per lavoro non potranno dedicare tempo a sufficienza per un buon allattamento a richiesta, così sin da subito danno al proprio pargolo del latte artificiale nel biberon.