Il massaggio infantile è fondamentale per mantenere il continuo contatto fra madre e figlio proprio come avveniva nella vita intrauterina. Questa pratica di origine antichissime è chiamata Shantala, dal nome della donna che la rese nota in occidente, e proviene da una regione del Keral a sud dell’India e viene tramandata da madre a figlia durante la gravidanza, e si basa sui principi della Medicina Ayurveda. Si tratta di un massaggio dolce e rassicurante che conferisce al bebè sensazioni di benessere attraverso l’uso esclusivo delle mani materne.
Il massaggio infantile Shantala deve esser eseguito preferibilmente al tramonto, al mattino presto quando il bambino è ancora digiuno, e pertanto il pargolo non ha fatto la sua solita poppata. Viene eseguito adoperando dell’olio di cocco, che ricordiamo esser molto utile anche in gravidanza durante l’estate, mentre in inverno per avere un effetto riscaldante quello di senape. Le mani materne imbevute di questa essenza accarezzeranno quindi la cute del bebè che è steso sulle gambe della genitrice, che a sua volta è accomodata su di un tappeto in un luogo tranquillo, privo di distrazioni.
La mamma deve concentrarsi su quello che sta facendo cercando di stabilire un contatto armonico con il piccino anche visivo, proprio perché dopo poco dovrà far girare il figliolo in posizione supina con lo sguardo rivolto verso il suo.
Il massaggio della schiena è il fondamento di tutto lo Shantala in quanto accarezzando la colonna vertebrale si assicurerà al neonato una buona crescita, stimolando così la circolazione sanguigna.
I vantaggi di questa pratica indiana sono sia per la mamma che per il bebè, quindi a trarne benefici sono entrambi. Alla genitrice infatti si libera un’energia positiva capace di stimolare la produzione di ormoni del rilassamento, favorendo la comunicazione con il figliolo. Al bimbo stesso, invece, si conferisce un’idratazione cutanea, si eliminano le coliche, viene superata l’insonnia ed il nervosismo, migliora il ciclo veglia/sonno,e si risolvono problemi digestivi.