foto_parto_contrazioni

Parto orgasmico: cos’è e come funziona

Uno dei momenti più belli nella vita di una donna è la nascita del proprio figlio: un’emozione unica che non si può capire se non viene vissuta. Istanti che vengono preceduti, però, da un dolore, anche questo così forte e intenso, che solo chi ha avuto un bimbo riesce a comprendere. Tutto poi si accantona, presi dalla gioia immensa per l’arrivo di una nuova vita. Ma il ricordo del dolore permane e a volte, proprio memori delle urla disperate, le donne preferiscono non ripetere l’esperienza. Ma se un bambino viene concepito con un atto d’amore, allora perchè non nasce con le stesse modalità che lo hanno generato? Per alcuni ciò è possibile: il parto orgasmico o estatico promette un travaglio indolore.

L’antico adagio “tu donna partorirai con dolore” viene ribaltato non grazie alle nuove scoperte mediche o a miracolose promesse, ma facendo coincidere fecondazione e nascita: due atti d’amore che portano alla luce le nostre preziose meraviglie. Di questo tipo di parto ha parlato per la prima volta, nel 1985, in un congresso medico la sessuologa Juan Merelo Barbera.

Il tema è diventato anche oggetto di un documentario dal titolo Orgasmic Birth, suscitando negli anni entusiasmo e polemiche. L’idea di provare un orgasmo durante il travaglio, infatti, è dura da digerire soprattutto se si considera il contesto in cui avviene il parto. Ma chi l’ha provato assicura che il successo è assicurato: un parto senza dolore e non medicalizzato.

La tecnica, secondo le differenti esperienze raccolte, prevede la masturbazione durante le fasi dell’espulsione. In questo modo la stimolazione clitoridea aiuta le contrazioni, rilassa i muscoli e attutisce la sofferenza. Per ricreare gli attimi di piacere vissuti in coppia durante il concepimento, il parto estatico può prevedere anche la presenza del partner che attraverso il petting coccola la futura mamma e le consente di alleviare il dolore.

In questo caso l’esperienza è condivisa pienamente anche da papà, non semplice spettatore, ma attore coprotagonista che partecipa alla nascita e sostiene attivamente la donna. I tabù al riguardo sono tanti, ma il parto estatico cerca solo di attutire il dolore, come succede con l’epidurale, solo che in questo caso si punta sui poteri dell’amore.