Lavorare tanto in gravidanza: quali sono i rischi

Sappiamo che lavorare in gravidanza, senza alcun fattore di rischio, non è assolutamente controindicato fino all’epoca gestazionale esatta, soprattutto se la donna non sta vivendo particolari complicazioni. Esiste, ad esempio, un’associazione tra l’orario di lavoro durante la gravidanza e sue complicazioni? Proprio uno studio condotto in Giappone ha valutato cosa accadeva (in questo caso a dei medici, ma il concetto è generalizzabile) alla gravidanza in base a quante ore la donna lavorava a settimana.

L’attenzione è stata concentrata proprio su due elementi: minaccia d’aborto e parto pretermine.

Le donne che hanno sperimentato minaccia d’aborto e parti pretermine avevano più ore di lavoro settimanali durante il primo trimestre (anche fino a 60) rispetto a quelli senza complicazioni durante la gravidanza.

Un lavoro che, invece, obbliga la donna a stare tante ore in piedi potrebbe facilitare l’insorgenza di una trombosi venosa o, ancora, facilitare l’insorgenza di difetti della coagulazione.

Al di là di questo studio, sappiamo che tanti altri possono essere i rischi associati ad un’attività lavorativa eccessiva: quelli emotivi, ad esempio, che ovviamente si traducono in stimoli ormonali non indifferenti.

Tante ore di lavoro possono rappresentare dei forti stress: ciò, ovviamente, comporta livelli di adrenalina non indifferente da intensificare i disturbi fisiologici in gravidanza, facendoli quasi diventare patologici.

Insomma, future mamme: è importantissimo continuare a condurre la vita di tutti i giorni, senza mai dimenticare però che durante la gravidanza si è responsabili di se stesse e dei bimbi nel proprio ventre. Il consiglio è gestire il lavoro con diligenza e amore di sé.