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Crescere è difficile? Lo spiego al bambino con un gioco

Raggiungere 3 anni per la stragrande maggioranza dei bambini significa definitivamente “crescere”, con l’ingresso alla scuola materna, l’abbandono del ciuccio e del pannolino. Già, ma come si spiega ad un bambino cosa significa “crescere”? La risposta è: con un gioco alla sua portata! Per spiegare al bambino cosa significa crescere, vi propongo questa semplice attività che si compone di un laboratorio manuale e di una serie di simbologie per aiutare il piccolo a capire e accettare che sta diventando grande.

Procuratevi un semplice vaso di terracotta di dimensioni adatte alle mani del bambino: non deve essere troppo grande o troppo pesante. Proponetegli di decorarlo con le tempere o come lui preferisce: non è importante il soggetto che andrete a dipingere sul vaso, piuttosto il momento della pittura servirà a voi per dire che questo vaso e la piante che conterrà rappresenta ogni bambino e, più in generale, ogni persona. Lasciate che lui o lei interiorizzino questo concetto, senza insistere troppo, ma rispondete alle sue eventuali domande.

Quando la decorazione sarà conclusa – possono anche passare uno o due giorni – riprendete il vaso e, con il vostro bambino, riempitelo di terriccio e di alcuni semi di una pianta di facile manutenzione. Fate seminare al bambino il suo seme, spiegando al bambino che, con un po’ di pazienza, con il giusto nutrimento, la giusta energia e il giusto calore, la sua piantina potrà crescere, proprio come lui è nato e cresciuto con amore, nutrimento e calore. Lasciate che il bambino annaffi la sua piantina e poi trovate un posto al vaso, in un luogo facilmente accessibile dal bambino, in modo che, vedendolo, si ricordi dei vostri ragionamenti e discorsi.

Dopo qualche giorno, quando le prime cimette verdi delle piantine cominceranno a spuntare dal vaso, ripetete al bambino il vostro semplice discorso: ogni bambino è come una piantina, prima è piccolo piccolo, poi con il tempo e le esperienze comincia a crescere, si fa forte, impara a camminare e a fare tante cose, si fa sempre più autonomo…

Trovate un momento ogni giorno per annaffiare la piantina di vostro figlio, insieme al bambino e piano pianto rendete sempre più personali le vostre osservazioni: “la tua piantina sta crescente, proprio come te, hai quasi tre anni, stai per entrare alla scuola materna…”. Osservate e ascoltate se ci sono domande o reazioni da parte sua e rispondete in modo semplice alle sue curiosità.

Un piccolo laboratorio di questo tipo, articolato con una attività manuale e giochi d’acqua come l’annaffiare ogni giorno, può insegnare al bambino il senso della pazienza, dell’attesa, della gradualità e, in definitiva, può aiutare lui o lei ad accettare che sta crescendo.