Ciliegie: perchè fanno bene e quando cominciare a darle ai bambini

Rosse, succose e nutrienti, le ciliegie sono un’attrattiva irresistibile per grandi e piccoli. Il detto “una tira l’altra” è sempre confermato, quando arriva la stagione è un frutto che non manca mai sulle nostre tavole. E non sono solo buone, ma fanno benissimo perchè ricche di vitamina A, B e C. Contengono molta acqua, quindi sono l’ideale per un’ottimale idratazione soprattutto con l’arrivo dei primi caldi, ma hanno anche pochissimi zuccheri, considerato che 100 grammi equivalgono a meno di 40 calorie. Inoltre, danno un apporto di minerali come calcio, fosforo e potassio, ma anche fibre e flavonoidi, alleati importanti nella lotta ai radicali liberi.

Questo mix perfetto di gusto e benessere le rende un alimento ideale per i bambini. Si possono proporre a colazione o a merenda, da sole o magari mischiate allo yogurt. Anche se deliziose e nutrienti, però, al pari di altri cibi, possono essere allergizzanti quindi occorre seguire le indicazioni del pediatra.

Sui tempi di introduzione nella dieta dei bambini, alcuni consigliano di aspettare gli 11-12 mesi, altri i due anni. Si comincia con un piccolo assaggio per verificare l’eventualità di reazioni allergiche, in caso contrario si possono dare con tranquillità.

Bisogna poi considerare che le ciliegie possono avere un effetto lassativo, quindi se il piccolo soffre di stipsi sono un toccasana, ma se si esagera con le quantità si può rischiare l’effetto contrario. Inutile dire che bisogna denocciolarle e tagliarle a pezzetti se si danno a bambini molto piccoli e che sarebbe preferibile scegliere sempre frutti biologici, a chilometro zero, ben sodi e senza ammaccature, con il peduncolo attaccato, conservarli in frigo e consumarli al massimo entro tre giorni. Infine, un consiglio: se volete, potete conservare i noccioli e farne dei cuscini per il vostro piccolo. Una ragione in più per consumarne tante. E allora buone ciliegie a tutti!