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7 passi per prevenire il parto cesareo

A volte è inevitabile, mentre tante altre volte il taglio cesareo rappresenta un trattamento chirurgico che potrebbe essere guardato da lontano, da donne e da professionisti. In realtà, basterebbe un minimo di consapevolezza per poter anche solo approcciarsi diversamente a quello che sarà l’evento della nascita, forse uno dei momenti più importanti della propria vita. Ecco ora 7 piccoli passi per prevenire il taglio cesareo, per le donne e per gli operatori stessi.

  1. Capire perché a volte viene proposto un taglio cesareo e, specialmente, fare domande ed informarsi sulla motivazione esatta di quel taglio cesareo (programmato o meno, reiterato dopo un pregresso parto cesareo), esprimendo sempre le proprie preferenze e la propria volontà;
  2. Individuare il pericolo delle varie difficoltà che possono essere associate ad un taglio cesareo (soprattutto se non appropriato) rispetto ad un parto vaginale che, in quanto tale, rientra assolutamente in una condizione di fisiologia;
  3. Mantenere in gravidanza la totalità di uno stile di vita sano, nell’alimentazione e nell’attività fisica. Questo infatti aiuta notevolmente nel ridurre la probabilità che insorgano disturbi di diverso genere (ipertensione, diabete ecc) che potrebbero costituire (in situazioni estremamente scompensate o, nel caso di diabete, di macrosomia fetale e non solo) dei facili;
  4. Effettuare tutti i controlli previsti nella gravidanza secondo proprio per poter monitorizzare e tenere sotto osservazione tutti i cambiamenti del proprio corpo (siano essi fisici o clinici) e di quelli del proprio bambino, così da poter dettagliare uno schema d’azione che vada dall’inizio alla fine della gravidanza, preferibilmente da uno stesso operatore;
  5. Se si rientra nella fascia di “gravidanza a basso rischio” e, quindi, di gravidanza fisiologica, preferire in tutti i modi l’assistenza da parte di una professionista, appunto, della fisiologia che è l’ostetrica. Addirittura, se opportunamente formata avrà la possibilità di effettuare ecografie office per potervi rassicurare, nonostante sono tantissimi i mezzi a sua disposizione per poter accertare che tutto vada bene. La presenza dell’ostetrica aiuterà tantissimo nella consapevolezza sulla gravidanza e soprattutto su quella delle modalità del parto;
  6. Cercare di informarsi in modo corretto anche sulle statistiche riguardo il numero e tipologia di parto nei centri nascita più vicini e comodi. Non è raro trovare centri e luoghi in cui il tasso di tagli cesarei sia nettamente superiore rispetto a quello dei parti vaginali.
  7. Preparare un dettagliato piano del parto, da consegnare in direzione sanitaria o direttamente nell’unità operativa di riferimento, per poter dettagliare e stabilire tutte le proprie priorità e preferenze.

Ovviamente, concludiamo dicendo che è importante prevenire il numero di tagli cesarei non sempre appropriati, non dimenticando mai il ruolo “salva-vita” che gli stessi hanno in condizioni di sofferenza materna o fetale, in cui proprio questo trattamento chirurgico rappresenta l’unica soluzione per esiti migliori e per il benessere di mamma e bambino. Parole chiave? Sempre consapevolezza ed informazione!