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Cos’è la colpoperineorrafia da parto

Colpoperineorrafia vuol dire sutura della vagina e del perineo. Durante un parto per via bassa, possono verificarsi infatti delle lacerazioni materne a carico delle pareti vaginali o del perineo. Tali lacerazioni vengono poi suturate con dei punti riassorbibili, dai medici o dalle ostetriche più esperte in quella che appunto si chiama colpoperineorrafia.

Chi ha subito una colpoperineorrafia potrebbe presentare dei problemi. Oltre al fatto che i punti potrebbero infettarsi e dare dolore, i problemi principali sono a lungo termine: a seguito di queste suture è tessuto cicatriziale che viene a rimpiazzare il tessuto lacerato (o tagliato tramite episiotomia nel caso del perineo).

Il tessuto cicatriziale non è in grado di svolgere gli stessi compiti del tessuto muscolare vaginale o perineale, deputato alla contrazione e chiusura degli sfinteri.

Le lacerazioni delle pareti vaginali tuttavia non sono tanto gravi quanto quelle del perineo. Esistono infatti diversi gradi di lacerazione perineali a seconda degli strati coinvolti, quindi della profondità della lacerazione. Lacerazioni profonde del perineo compromettono la vita sessuale e la continenza vescicale e rettale a lungo termine, anche in donne molto giovani. Purtroppo il problema delle lacerazioni da parto ancora oggi è molto presente. In Italia 1 parto su tre esita in lacerazioni perineali.

Le cause alla base delle lacerazioni sono le eccessive manipolazioni di medici e ostetriche, l’ansia di accelerare il travaglio a tutti i costi, gli errori nella diagnosi di posizione fetale, la posizione supina in cui spesso viene posta la mamma, che non favorisce la discesa del feto, la sua età ed elasticità dei tessuti, il suo stato fisico od emotivo. Per questo motivo durante i percorsi nascita fondamentale è la preparazione della donna al rilassamento fisico e alla la conoscenza del perineo come forma di prevenzione delle lacerazioni, così come la libertà di movimento in sala parto, la possibilità di assumere la posizione accovacciata, magari su di una peanut-ball.

Dal personale di sala parto la donna deve pretendere rispetto del suo corpo e deve poter dire no a visite continue, ad episiotomie, amniotomie, e induzioni quando queste risultano inutili, cioè non giustificate da uno stato di urgenza. Tutto questo è possibile chiederlo per iscritto in un piano del parto. Allo stesso modo se lo desidera, può chiedere una atmosfera molto rilassata ed intima per facilitare il suo rilassamnento e la sua dilatazione, come avviene nel parto silenzioso.