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Post parto: cosa sono i morsi uterini

Nei primissimi giorni dopo il parto, fino a circa un mese dalla nascita del bebè, si presentano delle contrazioni della muscolatura uterina del tutto fisiologiche. Esse, contrariamente a quelle avute durante il travaglio, a volte anche prima del termine, sono continue e si avvertono soprattutto quando si allatta, queste sono chiamate morsi uterini. Generalmente, per chi ha avuto un solo parto sono meno percettibili rispetto alle donne che hanno avuto più di una gravidanza, ma comunque molto importanti a livello fisiologico.

La loro caratteristica principale, che le rende quindi riconoscibili, sta nel fatto che le contrazioni sono percepite in modo nitido quando si allatta al seno il bebè.

La suzione del neonato, infatti, stimola la produzione dell’ossitocina, un’ormone che a sua volta provoca i morsi uterini.

Ovviamente questi spasmi avvengono anche nelle donne che non possono nutrire naturalmente il proprio piccolo, ma per quelle che allattano certamente vi è un’accelerazione del tutto normale del processo fisiologico.

Queste contrazioni servono per riportare l’utero alle dimensioni normali, anche se dopo il parto non si può parlare di dimensioni uguali a quelle di un tempo. Ma i morsi uterini consentono anche la cessazione più rapida del sanguinamento che avviene con il “secondamento” ossia con la fuoriuscita della placenta.

Va anche detto che se si hanno altri figli, i morsi uterini sono maggiormente percettibili, infatti ne soffrono soprattutto le pluripare. Ovviamente si parla di fastidi, più che di dolori, la sensazione è paragonabile a quella che si prova con il ciclo mestruale, ma se la sopportazione è poca, si può ricorrere tranquillamente all’uso di blandi analgesici.