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Bambini e disegno: che cos’è il metodo Steiner

L’austriaco Rudolf Steiner (1861-1925) è tra i maggiori pedagogisti del secolo scorso, conosciuto e apprezzato per i suoi metodi al pari della nostra Maria Montessori. Nel 1919 il proprietario della fabbrica di sigarette Waldorf-Astoria gli affidò la direzione della scuola destinata ai figli dei suoi operai: nasce così la scuola Waldorf.

La pedagogia Waldorf o steineriana, rivoluzionariaper l’epoca in cui fu proposta, fonda la sua metodologia sulla necessità di prediligere l’evoluzione infantile e non la qualificazione professionale dell’allievo. I principi che l’ispirano derivano dalla concezione antropologica di Steiner, secondo cui l’uomo è costituito da tre parti: corpo, anima e spirito, ovvero volontà, sentimento e pensiero. La prima riguarda l’ambito cognitivo e intellettuale, la seconda quello creativo e artistico, la terza, infine, quello pratico e artigianale. Tutte devono essere sviluppate in maniera armonica.

In questo contesto a farla da padrone sono le materie legate all’arte e al fare, mentre l’aspetto nozionistico viene messo in secondo piano. Bandite le conoscenze prettamente nozionistiche, la parola d’ordine, nei primi anni, diventa creatività. Tra le attività proposte al bambino, prima di apprendere lettere e numeri, troviamo il disegno di forme che assume un’importanza fondamentale. Nelle intenzioni degli educatori, l’obiettivo è quello di creare un’armonica sinergia tra colori, segni e movimenti.

Si comincia con linee rette e curve, dando all’allievo la possibilità di costruire il suo universo in libertà. La forma suggerita non costringe la realtà all’interno di un confine – il bimbo non è chiamato a disegnare oggetti o cose predefinite come alberi o case – ma si lega all’agire infantile, alla motricità, così da sviluppare un equilibrio tra l’occhio e la mano.

Prima della scrittura o della geometria e in preparazione a queste, il bambino impara a rappresentare il mondo guidato solo dalla sua creatività, senza imposizioni. Prima di associarle agli elementi della vita esterna, le forme vengono quindi interiorizzate attraverso il movimento del corpo.

La pedagogia steineriana, con il suo forte accento sulla libertà espressiva, favorisce un’impronta fiabesca alla realtà, sempre attenta ai tempi e ai ritmi evolutivi del nostro piccolo. Le scuole Waldorf in Italia sono una trentina e le rette, per molti, proibitive, ma conoscerne i metodi e applicarli a casa con i propri cuccioli, come in questo caso, non costa tanto.