foto_mamma e bimba in cameretta

Come ridurre gli inquinanti nella cameretta del bambino

A cosa riconduci la parola inquinamento? Sai che i disagi che esso produce possono non essere solo temporanei? Sai che alcune sostanze possono causare patologie e danni permanenti? Quando sentiamo il termine inquinamento pensiamo di solito ad una condizione esterna, agli scarichi delle auto, alle sostanze prodotte dagli stabilimenti chimici, ecc, ma dobbiamo prestare attenzione, perché, esistono, invece, diversi fattori di inquinamento che riguardano gli spazi confinati, come la nostra casa.

Gli elementi che incidono sulla composizione dell’aria della nostra casa, rendendola inquinata sono: oltre all’ambiente esterno con le sue concentrazioni inquinanti, che possono entrare in casa tramite l’apertura delle finestre e delle porte, i materiali da costruzione, i mobili, gli arredi, gli odori generati dalla cottura dei cibi, dai detersivi, dai saponi, dai profumi, gli animali domestici, la polvere e quant’altro.

Questo tipo di inquinamento che che si trova nelle nostre abitazioni, nelle scuole, negli uffici, negli edifici pubblici, nei mezzi di trasporto, ecc. viene chiamato inquinamento indoor.

I sintomi ricorrenti causati dall’inquinamento indoor vanno dal mal di testa alla gola secca, dall’irritazione a naso, gola e occhi, fino alla nausea; c’è chi tossisce e chi starnutisce, chi si soffia il naso in continuazione e chi si ammala per qualche giorno.
Questa sintomatologia è riconducibile in particolare alle condizioni termo-igrometriche dell’abitazione, alla tipologia dei soggetti coinvolti, al tempo di permanenza e, soprattutto, al grado di inquinamento presente.

Gli ambienti più frequentati dai bambini, come ad esempio la loro cameretta, sono pertanto quelli che devono essere controllati e regolati con più attenzione. I nostri comportamenti assumono grande importanza perché, come incidono sui livelli di microcontaminanti presenti nelle nostre case, possono determinarne, con consapevolezza, anche una considerevole riduzione.

Ci sono diversi accorgimenti che possiamo attuare per ridurre la concentrazione delle sostanze presenti nelle nostre case.

  • cambiare frequentemente l’aria e spegnere gli apparecchi elettrici non in uso;
  • rimuovere efficacemente la polvere e cercare di limitarne l’ingresso;
  • non effettuare combustioni, incluse le candele;
  • limitare l’uso dei prodotti spray non indispensabili, inclusi quelli per la pulizia;
  • cercare di evitare l’uso di solventi e vernici, particolarmente pericolosi anche in gravidanza;
  • non fumare.

Un’ottimo rimedio meno convenzionale per rendere più salubre l’aria è utilizzare una lampada di sale.

Oltre a ciò possiamo, nel caso in cui avessimo deciso di ridipingere la cameretta, acquistare vernici ecologiche, a basso impatto ambientale e sicure anche per i bambini.

L’inquinamento indoor viene frequentemente sottovalutato per diversi fattori, ma, molte ricerche hanno dimostrato che, nei luoghi chiusi, l’esposizione ad inquinanti, di varia natura, può essere addirittura superiore a quella relativa agli inquinanti in ambiente esterno o industriale. Migliorare la qualità dell’aria della nostra casa, dove, specie quando i nostri figli sono piccoli trascorriamo il 90% del nostro tempo, vuol dire quindi migliorare la qualità della nostra vita.