Come fermare i capricci dei bambini: la tecnica del Time Out

Una pausa di riflessione, non una vera e propria punizione, un momento in cui il bambino si ferma e pensa a ciò che ha appena fatto: questo, in estrema sintesi, è la tecnica del ‘Time out’ consigliata in quei momenti in cui i nostri bambini si mostrano particolarmente irrequieti, troppo euforici.

E’ un po’ come quando un giocatore in campo non si comporta troppo bene, il suo allenatore che fa? Chiama il time out e lo sostituisce con un compagno di squadra; nel frattempo lui siede in panchina e si calma, si prende una pausa che lo aiuterà a capire bene il suo comportamento errato di poco prima.

Anche con i nostri bimbi le cose dovrebbero funzionare più o meno in questo modo: se i suoi capricci diventano davvero fuori controllo (ma cosa si nasconde davvero dietro i loro capricci?) e noi genitori rischiamo seriamente una crisi di nervi, applichiamo la regola…della panchina. Durante il tempo che noi stabiliamo per il ‘Time out'(la durata dipende dall’età di nostro figlio, solitamente un minuto per ognuno dei suoi anni) il bambino deve restare seduto su una sedia che avremo sistemato in una stanza lontana dai giocattoli e da qualsiasi altra cosa possa distrarlo. Il tempo ricomincerà da capo ogni volta il bimbo si alzerà dalla sedia.


Una pausa per calmarsi e riflettere
più che una semplice punizione (sapete che la sculacciata non è la vera soluzione?), in questo modo deve’essere vista la tecnica educativa del ‘Time out’ che dà al bambino la possibilità di calmarsi, gestire le proprie emozioni e capire come non dovrà comportarsi in futuro. Ovvio che è da usare con i bimbi non eccessivamente piccoli.


L’atteggiamento dell’adulto non dev’essere arrabbiato
e ostile, al contrario mentre applica questo sistema deve parlare al proprio figlio con toni calmi ma decisi, spiegandogli cos’ha fatto di sbagliato e ricordandogli sempre che lo sta facendo perché gli vuole bene.

Un consiglio ai genitori: spesso la regola del ‘Time out’ va bene anche per noi!