Qual è l’età giusta per togliere il ciuccio

Il ciuccio rappresenta un valido supporto psicologico per i bambini perché consente loro di consolarsi e calmare le proprie paure persino quando non si è più dei neonati. Infatti, i bambini spesso tendono ad affidarsi al ciuccio, anche quando sono ormai diventati grandicelli e fanno inoltre molta fatica ad abbandonarlo. Ma qual è l’età giusta per togliere il ciuccio?

Succhiare è un riflesso istintivo del neonato presente persino nell’utero, ed il beneficio che il piccolo trae dal succhiare va oltre la nutrizione, infatti questa attività rappresenta un espediente utile contro la paura e il senso di solitudine. Per alcune mamme il famoso ciucciotto, è una salvezza perché spesso può rivelarsi utile nel porre fine al pianto disperato del neonato.

Vi sono vantaggi e svantaggi del ciuccio, ma qual è l’età giusta per toglierlo? Normalmente i bambini che intendono abbandonarlo spontaneamente sono bimbi che hanno compiuto i 3 anni di età. Come per tutte le forme di abitudini compresa quella di decidere quando il bambino è in grado di dormire da solo nella sua cameretta, non vi è un momento stabilito per tutti. Abbandonare l’oggetto che per diverso tempo è riuscito a dare coraggio e sostegno al piccolino, non è cosa semplice, ne per lui, ne tanto meno per i suoi genitori.

Il processo dovrà avvenire per gradi e dunque non essere drastico, onde evitare l’effetto opposto e cioè che il bimbo lo cerchi disperatamente. Bisogna essere pazienti e comprensivi nel togliere il ciuccio al bambino: si potrebbe richiedere la sua collaborazione proponendogli di regalare il ciuccio al suo orsacchiotto che ne ha più bisogno di lui visto che è ormai grande, oppure si possono dare delle piccole gratificazioni nel momento in cui accetta di non utilizzarlo quando invece sarebbe indispensabile per lui come al momento di dormire.

Visto che non vi è un’età prefissata in cui togliere il ciuccio al bambino, è bene aspettare con calma che il bimbo decida da solo quando sia il momento di rinunciare al ciuccio spontaneamente, senza preoccuparsi degli effetti di un uso troppo prolungato dello stesso che possono invece presentarsi quando ci si ostina a non farglielo usare mediante giudizi, critiche o rimproveri in grado di mortificarlo.