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Perdite maleodoranti nel post parto

Le perdite subito dopo il parto sono definite lochi e sono un evento fisiologico che persiste nelle prime settimane del puerperio. Nello specifico consistono in espulsioni sanguigne vaginali, da non confondere con le mestruazioni, formate da tessuti e residui di placenta, liquido fetale e sangue, e sono necessarie per eliminare del tutto l’endometrio. Queste variano nei giorni, infatti, inizialmente sono di colore rosso scuro fino a divenire trasparenti e devono essere assolutamente inodore.

Se si allatta al seno queste perdite passano in fretta perché la suzione del bebè intensifica la potenza e la frequenza delle contrazioni uterine. Mentre se la mamma ha fatto un parto cesareo, rispetto ad uno naturale, le lochiazioni spariscono addirittura prima, perché durante l’intervento il ginecologo ha praticato una sorta di raschiamento, eliminando una parte dei tessuti che di norma sarebbero stati quindi espulsi proprio tramite lochi. Ma è quindi importante sia quando si allatta, sia quando si ha avuto un taglio cesareo, costatare che queste perdite siano di un odore neutrale, senza che emanino una sensazione olfattiva sgradevole.

Ovviamente ciò desta vergogna alla neo mamma che preoccupata deve subito contattare il suo medico. Se infatti la donna dovesse costatare che i lochi sono oltre che maleodoranti anche intensificati, fastidiosi, e causa di dolori perineali, è doveroso consultare il proprio ginecologo o l’ostetrica.

Nel frattempo dovrà fare lavaggi con acqua tiepida frequenti ma solo con saponi al ph naturale, evitando quelli eccessivamente profumati con la speranza vana che possano coprire l’odore sgradevole.

Ma anche l’uso erroneo di assorbenti interni può peggiorare la percezione olfattiva di queste perdite, perciò bisogna privilegiare quelli esterni, cambiandoli spesso durante il giorno.

Inoltre, per ridurre il rischio che vi siano lochiazioni maleodoranti, sintomatiche quindi di infezioni o di problematiche ginecologiche più serie, è bene seguire una corretta igiene non adoperando nemmeno le lavande vaginali perché, credendo di disinfettare, si potrebbe invece peggiorare la situazione.