foto_latte in polvere neonati

Allattamento artificiale: i tipi di latte

In commercio si trovano diverse varietà di latte artificiale che si contraddistinguono a seconda degli ingredienti, del prezzo, del gusto, del formato, dei mesi del bebè ecc. Quasi sempre si tratta di prodotti ottenuti a partire dal latte vaccino, reso il più possibile simile a quello materno, o in caso di intolleranze alimentare si usa il latte di soia.

In genere il latte artificiale è disponibile nelle versioni:

  1. In polvere: praticamente si tratta di un latte concentrato in polvere che va miscelato o ricostituito aggiungendovi acqua bollita o oligominerale. Questa versione è quella maggiormente venduta anche all’estero, la si trova in farmacia, nelle sanitarie o nei supermercati in appositi barattoli con una scadenza dall’apertura di circa 2-3 settimane a seconda delle marche. Al suo interno vi è un misurino per versare il contenuto polveroso nella quantità d’acqua indicata e pronta ad esser quindi miscelata.
  2. Monodose: già pronto all’uso, va solo scaldato, ed è confezionato in dosi singole capaci di soddisfare il bebè per un solo pasto, ed è la soluzione però più pratica ma anche la più costosa.
  3. Liquido: praticamente il latte è già miscelato con l’acqua e deve esser solo scaldato e versato nel biberon.

Se si è fuori casa il latte artificiale più comodo è quello monodose, ma se il bambino è abituato con quello miscelabile, non bisogna cambiare. Quando si è in giro è perciò consigliabile portare nella borsa del bebè alcune buste di quello in polvere per poi chiedere ad un bar o ad un ristorante dell’acqua tiepida utile per la miscelazione del biberon che a sua volta verrà scaldato cortesemente nello stesso locale.