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L’ammoniaca al posto dei detersivi: come e dove usarla in maniera sicura

Un detersivo unico (o quasi) da usare per la gran parte delle pulizie di casa (a proposito, come conciliamo la gravidanza con i lavori domestici?) risparmiando fatica e denaro? La risposta giusta è l’ammoniaca che solitamente abbiamo in casa ma non sempre ne conosciamo le ottime proprietà sgrassanti che la rendono un vero alleato contro lo sporco di vasche, piastrelle, lavandini e altro ancora. Unica raccomandazione: si tratta di un prodotto nocivo che va sempre diluito in acqua e usato con la giusta accortezza. Inutile dire che i bambini devono restarne a debita distanza.

È davvero lunga la lista di utilizzi domestici dove l’ammoniaca può trovare impiego, ricordando che va sempre diluita in acqua tiepida e mai mescolata con altri detergenti. Abbiamo già accennato al suo potere sgrassante e alla sua efficacia contro lo sporco che si accumula nelle vasche, nei lavandini, sulle piastrelle, sulle griglie, sulle pentole e padelle. Per sgrassare i fornelli della cucina, per esempio, basta usare una spugna piuttosto morbida imbevuta di acqua e ammoniaca. Ma va bene anche per pulire oggetti in argento e d’oro, contro la muffa (rispetto alla più usata candeggina non va scolorire la parete), contro le macchie di penna, di sudore e di sangue. Senza dimenticare che l’ammoniaca è ottima anche per pulire i pavimenti in marmo e ceramica e i vetri.

Anche le macchie sui tessuti, soprattutto quelle d’olio, temono l’ammoniaca: mettiamo i nostri capi sporchi per pochi minuti a mollo in un recipiente dove avremo diluito acqua e ammoniaca, ovviamente se non si tratta di tessuti delicati che potrebbero rovinarsi. E’ ottima per non fare infeltrire la lana aggiungendone mezzo bicchiere ad un po’ di detersivo e ammorbidente.

Comunque non dimentichiamo che si tratta di un prodotto tossico, quindi quando lo usiamo proteggiamoci sempre con i guanti ed evitiamo il contatto con la pelle: se dovesse accadere qualche piccolo incidente laviamo la parte con molta acqua corrente, poi applichiamo aceto o succo di limone.