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La favola di Babbo Natale, fino a che età va bene crederci?

Non ricordo fino a che età ho creduto a Babbo Natale, ma penso che quella meravigliosa magia sia durata per parecchi anni visto che ancora oggi rivivo l’atmosfera natalizia con l’entusiasmo tipico dei bambini. Per questo motivo ogni anno cerco di trasmettere a mio figlio quelle stesse sensazioni e adesso che ha tre anni e mezzo vive con impazienza l’arrivo del Natale, adora ascoltare i carols e va in brodo di giuggiole per i preparativi. E, ovviamente, crede ciecamente in Babbo Natale. Ma fino a che età potrà pensare che esiste davvero un nonnino panciuto e barbuto vestito di rosso che vive al Polo Nord e ogni Natale solca i cieli a bordo di una slitta trainata dalle renne?

Come tutte le favole, anche quella di Babbo Natale che fabbrica i giocattoli per tutti i bimbi del mondo con l’aiuto degli elfi esercita sui più piccoli una magia particolare alla quale veramente in pochi non credono. L’idea di un signore gentile dalla barba lunga e morbida affascina anche noi adulti, figuriamoci i bimbi pronti a credere davvero a tutto. Soltanto che un giorno o l’altro questa magia finirà, mamma e papà lo sanno bene. Ma quando avverrà tutto questo?

Secondo gli esperti i bambini smettono di credere in Babbo Natale tra i 5 e i 7 anni attraverso un passaggio che avviene in modo spontaneo, senza troppe forzature. In pratica non ci sarebbe bisogno di nessuna ‘rivelazione’ da parte degli adulti, semplicemente realizzano da soli che si trattava di una bella favola.

Come può succedere tutto ciò?

Magari siamo proprio noi ad aiutarli in questo passaggio quando, anno dopo anno, continuiamo a presentarci a casa travestiti da Babbo Natale convinti che nostro figlio non si accorgerà mai che sotto quella barba e quella pancia finte in realtà si nascondono il papà, lo zio, il cugino, etc etc. Ricordo che Francesco quando aveva poco più di due anni non restò troppo convinto del Babbo Natale che venne a portargli i regali: quando andò via mi disse “Ma era papà?”, e io naturalmente “Ma nooooo, cosa dici, era Babbo Natale….”. Non so se sono riuscita davvero a convincerlo.

Poi non dimentichiamo che a scuola c’è sempre qualche amichetto più scaltro che sa già tutto e che di certo non riesce a mantenere il segreto sulla vera identità del vecchietto in tuta rossa.

E poi tutti quei Babbi Natale in giro per le strade, fuori dai negozi, addirittura accanto ai semafori, insomma troppe barbe e pance perché un bambino tra i 5 e i 7 anni non inizia a capire che qualcosa non torna.

Piuttosto gli esperti consigliano ai genitori di raccontare tutto ai propri figli se dovessero continuare a credere ciecamente a Babbo Natale anche dopo quest’età. Soprattutto per evitare che vengano presi in giro a scuola da chi non ci crede già più.

Ovviamente bisogna comunque proteggere l’emotività del bimbo e scegliere le parole giuste, soprattutto se fino a quel momento ha creduto ciecamente senza avere mai il più piccolo dubbio sull’esistenza di Babbo Natale, renne volanti e elfi. Se abbiamo altri figli più piccoli, chiediamogli di non raccontare nulla a fratellini e sorelline e di mantenere questo enorme segreto: per lui fare il fratello maggiore lo renderà orgoglioso e, forse, non lo farà soffrire troppo per l’amara scoperta…