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Rimedi raffreddore bambino: l’Argento proteinato e l’Argotone

In certi bambini raffreddati è possibile vedere sotto le loro narici scendere delle crosticine di colore rosso scuro tendenti al nero, che potrebbero essere confuse per grumi di sangue. In realtà, evidentemente, per liberare il nasino del pargolo dal muco, gli sono state messe delle gocce di Argento proteinato o Argotone, che hanno l’immediata capacità di far respirare bene per alcune ore il piccolo malato.

Nei bebè, ovviamente, non è possibile usare i decongestionanti adoperati per la cura negli adulti, perciò, previo assenso del pediatra, si possono acquistare proprio l’Argento proteinato o l’Argotone, ma questi non vanno sostituiti ai lavaggi nasali che come è noto devono esser fatti con prodotti specifici.

La somministrazione inoltre non è delle più facili, specie per un lattante: bisogna infatti tenere il bimbo fermo e cercare di somministrare tramite un conta gocce la dose richiesta per ogni narice. In più, il sapore è alquanto amaro e potrebbe, se non messo bene al naso, andar a finire nella bocca del bimbo infastidendolo.

L’uso prolungato di entrambi però è nocivo, infatti l’Argotone è stato vietato dalle Agenzie del farmaco per i bambini, ma il suo nome commerciale è rimasto, anzi si è esteso ad una serie di prodotti curativi per il raffreddore, specie nella prima infanzia. Oggi, però al suo interno, non c’ è più la base di vasocostrittore la cui accusa era proprio quella di danneggiare la mucosa, se usato in eccesso, e perciò non vi sono ormai pericoli. L’Argotone 0/12, a differenza di quello per gli adulti quindi sfrutta un’azione antisettica e decongestionante .

L’Argento Proteinato generalmente va usato circa 3/4 volte al giorno e in commercio lo troviamo in diverse concentrazioni: 0,5% (per bimbi sotto l’anno di vita) 1% (per bimbi dopo l’anno di vita) 2% (per adulti).