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Episiotomia, cos’è e come si cura

Mamma mia che brutta parola, tuttavia non c’è molto di cui preoccuparsi perché l’episiotomia è un piccolo intervento chirurgico, un taglio (laterale o verticale) che viene praticato nella zona perianale negli attimi finali del parto per agevolare l’uscita del bebè. Serve soprattutto a evitare delle lacerazioni spontanee che potrebbero essere più profonde e, quindi, più fastidiose da curare. Inoltre in questo modo non sarà necessario ricorrere alla ventosa, al forcipe o alla manovra di Kristeller.

Andando più nello specifico, l’episiotomia viene eseguita poco prima dell’espulsione della testa del bambino che sta per nascere, esattamente tra la vagina e l’ano della donna. Se c’è tempo il medico può anche eseguire un’anestesia locale; in caso di epidurale naturalmente non è necessario fare un’altra anestesia.

Come già accennato, sono gli stessi ginecologi che considerano opportuno eseguire una episiotomia per evitare lo strappo spontaneo dei muscoli pelvici negli ultimi attimi concitati del parto. Un’eventuale lacerazione irregolare (più difficile da suturare rispetto a un taglio regolare) potrebbe, infatti, provocare disagi futuri alla donna, per esempio l’incontinenza urinaria e il prolasso dell’utero.

Per suturare il taglio vengono usati punti riassorbili, ma è importante che la neo-mamma si prenda cura della ferita una volta tornata a casa. Durante la degenza in ospedale è naturalmente il personale sanitario che segue l’evoluzione della ferita che dovrà cicatrizzarsi utilizzando soprattutto un antisettico.

Una volta a casa, la donna dovrà seguire scrupolosamente le prescrizioni mediche avendo cura di mantenere la ferita pulita e asciutta per evitare infezioni e velocizzare i tempi della guarigione. Anche per questo si consiglia di tenere la cicatrice a contatto con l’aria quanto più spesso possibile, oltre a fare frequenti lavaggi con il disinfettate prescritto dal medico. Sarà utile anche cambiare spesso l’assorbente.

Potrebbero non mancare i dolori dopo l’episiotomia, soprattutto nei primissimi giorni successivi al parto. Qualche consiglio per alleviarli: sedere su un cuscino a forma di ciambella per evitare di schiacciare la ferita; fare lavaggi usando acqua tiepida e camomilla; può andar bene anche applicare sulla ferita per 2/3 volte al giorno una borsa del ghiaccio in un asciugamano. Altro consiglio anti-dolore è state serene e cercare di rilassarsi (per quanto sarà possibile).

Visto che si tratta di qualcosa che accade di frequente durante un parto, è possibile arrivare ‘preparate’ a quel momento informandosi già durante la gravidanza, magari durante il corso pre-parto imparando anche a fare dei massaggi con olio di mandorla e ginnastica perianale per ammorbidire e rendere più elastica la zona (leggiamo anche Il perineo: conoscerlo e prepararlo in vista del parto).