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Contrazioni da travaglio: come riconoscerle

Al termine della gravidanza, quando ormai è tutto pronto, ogni donna si domanda quando arriverà il momento di andare in pronto soccorso. Tutti suggeriscono che bisogna andare in pronto soccorso, quando si rompono le acque o quando cominciano le contrazioni da travaglio. Ma chi ha sofferto di doloretti per tutta la gravidanza di certo si domanderà: “quali sono quelli da travaglio?”, Alla prima gravidanza, infatti, capita spesso di essere rispedite a casa con la frase tipica “queste non sono contrazioni da travaglio, sono solo doloretti preparatori, torni a casa ci vuole ancora tempo”. Ma allora come si riconoscono queste contrazioni da travaglio? Come fare per distinguerle da quelle preparatorie?

Prima di entrare in fase di travaglio attivo esiste una fase preliminare detta fase prodromica. In questa fase che è solo di “preparazione” del corpo e della mente in vista del travaglio, si avvertono contrazioni anche intense, ma sporadiche e irregolari e che non producono significative modificazioni della cervice uterina.

Questa fase può durare anche dei giorni ed essere percepita come dolorosa. Il dolore non è un dato oggettivo, perché la sua percezione è estremamente relativa da donna a donna. Dipende dalla soglia personale del dolore che a sua volta dipende da fattori fisici, ormonali ed emozionali.

Le contrazioni non vanno per forza assimilate ai dolori quindi, ma sono meglio definite come indurimenti dell’utero, che partono dall’alto e si propagano per tutto l’addome e solitamente sono accompagnati da dolori anche alla schiena, quando diventano più intense. Alcune donne riferiscono dolori molto intensi fin da subito, altre invece sopportano bene contrazioni molto più forti. La forza di una contrazione viene registrata dal monitor o tracciato cardiotocografico.

Qualche contrazione viene avvertita per tutta la gravidanza:
Nel I trimestre le contrazioni che si avvertono sono piccole fitte di assestamento in basso, tra la vagina e l’ano.

Nel secondo trimestre invece si possono avvertire delle contrazioni preparatorie dette di Braxton Hicks. Nel terzo trimestre, invece, giunte al termine si entra nella fase prodromica con contrazioni più frequenti ma ancora irregolari, e poi finalmente in travaglio.

Le contrazioni da travaglio hanno la caratteristica di essere regolari. Capitano ogni 10 minuti e durano almeno 60 secondi ciascuna, con picchi di intensità piuttosto alti registrati al tracciato, ed una dilatazione cervicale di almeno due centimetri alla visita vaginale. Quindi, se pensate di avere le contrazioni e siete al primo figlio, prima di recarvi in ospedale accertatevi che abbiano questa caratteristica.

Sedetevi, respirate profondamente perché non c’è fretta (salvo casi in cui c’è rottura delle acque) e munitevi di un cronometro (presente su tutti i cellulari). Se registrate una contrazione ogni 10 minuti della durata di 60 secondi, per almeno 30 minuti (quindi 3 volte) allora potreste essere in procinto di entrare in travaglio di parto.

Quindi, avete tempo di fare una doccia calda per rilassarvi e attutire il dolore, prendere le valigie e avviarvi in pronto soccorso. Dall’inizio del travaglio alla fase esplusiva passeranno mediamente 10 ore se siete al primo parto.

Se invece avete già partorito i tempi potrebbero essere molto più brevi. Con contrazioni anche minime sarà molto più facile avere una dilatazione, quindi per evitare un parto precipitoso è bene recarsi in pronto soccorso ai primi sintomi.