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Come nutrire i neonati prematuri

Ogni anno in Italia nascono circa 40 mila bebè prematuri (di quali cure hanno bisogno?) che vengono alla luce prima della 37esima settimana di gestazione. La maggior parte nascono tra la 32esima e 37esima settimana, alcuni addirittura prima. Creature minuscole ed estremamente delicate che iniziano la loro vita già incontrando delle difficoltà di adattamento, per esempio l’alimentazione. Vediamo come fare per risolvere questo problema.

Nei bambini nati sotto il chilo di peso nei primissimi giorni dopo la nascita l’alimentazione avviene attraverso una flebo con all’interno tutte le sostanze nutritive necessarie ad affrontare quel periodo tanto delicato (quali rischi corre un bimbo prematuro?). Successivamente la flebo viene integrata con un sondino nello stomaco grazie al quale il latte viene introdotto goccia a goccia.

Quando ci sono le condizioni, allora viene utilizzato il latte materno che per i neonati prematuri si rivela molto più prezioso che per gli altri bebè visto che dal punto di vita nutrizionale contiene tutto ciò che serve al neonato, favorisce la maturazione intestinale e ha proprietà immunologiche. Passando, poi, dalla sondina all’allattamento vero e proprio (ovviamente nel momento in cui il bimbo è pronto) si consolida definitivamente il rapporto tra la mamma e suo figlio.

Quando non è possibile nutrire un prematuro con il latte materno, si ricorre a quelli artificiali in grado di favorire una rapida crescita sin dai primi giorni di vita. Si tratta di latte contraddistinti dal numero zero in grado di fornire le sostanze nutritive che consentono un rapido recupero di peso ma che, soprattutto, stimolano la produzione di quegli enzimi digestivi che il prematuro ancora non ha completamente. Stimolano, inoltre, lo sviluppo della mucosa e della flora intestinale, elementi fondamentali per un sano e corretto sviluppo del bambino.