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Quando fare la prima ecografia in gravidanza

La prima ecografia ostetrica ha come obiettivo quello di visualizzare e quantificare la camera gestazionale, l’embrione/i e il battito. Un’ecografia precoce in gravidanza, fatta cioè a 5 settimane, ha come obiettivo solo quello di localizzare la camera gestazionale in utero. In presenza di un amento delle Beta HCg infatti, per la salute della donna è importante escludere degli impianti extrauterini, che possono risultare pericolosi se non trattati tempestivamente, specie quando si verificano sulle tube.
Quindi una indicazione clinica ad un’ecografia già a 5 settimane è rappresentata da una anamnesi ostetrica positiva per gravidanza extra-uterina, gravidanza molare o in caso di dolori pelvici importanti e malessere generalizzato. In tutti gli altri casi è più opportuno attendere le 7 settimane dall’ultima mestruazione.

Oggi, grazie ai test di gravidanza precoci, si è in grado di scoprire di essere incinte già 4 settimane dopo l’ultima mestruazione. Quindi il primo pensiero di una donna è quello di fare un’ecografia per vedere se tutto procede bene. E’ un pensiero comprensibile, ma bisogna tenere presente che precipitarsi a fare una ecografia a 5- 6 settimane potrebbe presentare degli svantaggi.

Il cuoricino dell’embrione comincia a battere già tre settimane dopo il concepimento, quindi orientativamente a 5 settimane a partire dall’ultima mestruazione (se il concepimento è avvenuto al 14° giorno di ciclo). Tuttavia non è possibile rilevarlo all’ecografo se non dopo la 6 settimana. Quindi a 5 settimane si controlla solo la localizzazione della camera gestazionale, mentre l’embrione normalmente non è ancora visibile. A sei settimane invece potrebbero essere visibili l’embrione e il battito ma potrebbero anche non esserlo ancora. In primis, perché l’ecografo può non essere di ultima generazione e poi perché nulla può confermare che siamo realmente a sei settimane. Il periodo fertile è molto variabile da donna a donna e da ciclo a ciclo, quindi il concepimento potrebbe essere avvenuto in un qualunque giorno tra quelli fertili. Anche i valori delle BetaHcg sono piuttosto indicativi.

Queste mancate visualizzazioni pongono quasi sempre in allarme le mamme e i papà facendo pensare ad un uovo chiaro o ad un embrione senza vita. Questa situazione mette il medico nella condizione di non poter rispondere alle domande dei genitori fino alla settimana dopo e nell’attesa le ansie aumentano, specie se si ha subito un aborto spontaneo.

Pertanto, se non ci sono indicazioni mediche ad un’ecografia precoce non ha senso farla. Per vivere serenamente la gravidanza la prima ecografia andrebbe fatta verso le sette settimane, quando l’embrione e il suo battito saranno chiaramente visibili.

Infine, se si hanno dubbi sulla data presunta del concepimento o cicli più lunghi, è meglio attendere le 8 settimane.