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Neonati e fotografie: attenzione all’uso del flash

Quando nasce il proprio figliolo si vorrebbe fotografare ogni momento della giornata del piccolo, immortalandone le manine, i piedini ed il viso, ma in realtà non sempre si può sottoporre lo sguardo del neonato all’obiettivo di una macchina fotografica. I pareri riguardanti l’uso del flash per effettuare degli scatti risulterebbero contrastanti. Da un lato, secondo l’Istituto Australiano di Fotografia Professionale, non vi sarebbero prove effettive pronte a dimostrare che questa luce improvvisa causi fastidio ai fragili occhi di un bebè, dall’altro invece vi è la paura che sia proprio il flash a poter causare disturbi visivi al lattante.

Il Prof. Don Bienfang, MD, chirurgo generale del dipartimento di neurologia presso il Brigham and Woman’s Hospithal, sostiene che l’uso del flash non danneggi gli occhi di un bimbo, in quanto i neonati hanno una maggiore protezione rispetto agli adulti perché a loro differenza, non essendo interessati nel farsi fotografare, non guarderebbero l’obiettivo.

Inoltre, avendo le pupille più piccole vi è meno luce pronta a raggiungere la retina. Fatto sta che per prevenzione, è meglio non cercare di catturare obbligatoriamente uno scatto che raffiguri proprio gli occhi teneri del neonato.

E’ preferibile fotografarlo nell’insieme: infatti, quando nasce un bambino, ogni genitore riempie il suo primo album di fotografie con immagini di vita più o meno memorabili come il primo bagnetto, la prima pappa, il primo compleanno, i primi passi, insomma avvenimenti comunemente importanti ed emozionanti per ogni genitore che però vorrebbe avere una luce favorevole per scattare con chiarezza. Ecco perciò che per non rischiare è sempre meglio affidarsi alle ore più luminose del giorno per effettuare le proprie foto.

Inoltre, la scaramanzia per alcune famiglie, fa evitare di fare alcune fotografie in certi momenti come il pisolino del bebè. Si crede infatti che non sia di buon auspicio immortalare il piccolo ad occhi chiusi, questo perché anticamente i neonati che morivano dopo pochi giorni o anche ore, venivano fotografati per esser ricordati dai poveri genitori e ovviamente essendo deceduti questi bimbi avevano le palpebre chiuse.

Ma gli scatti con il flash mentre la creatura è coricata potrebbero soprattutto disturbare il suo quieto riposo a causa della luce improvvisa. Ecco quindi che per gli infanti che tendono a dormire molte ore, si cerca di approfittare dei momenti di veglia per armarsi di macchina fotografica o di cellulare per poi pubblicare le immagini sui social mostrando ad amici e parenti i progressi o i sorrisi dei propri piccoli.