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Mal di testa in gravidanza

Durante la gravidanza, a meno che non siano prescritti dal ginecologo, è meglio evitare il più possibile l’utilizzo dei farmaci. Ma, a volte, a dare maggior fastidio durante la dolce attesa è il mal di testa, e la voglia di prendere una pillola in grado di farlo passare è tanta. E’ infatti stato stimato che circa il 30% delle donne ne soffre proprio durante la gestazione. Il problema si presenta maggiormente durante il primo trimestre e proprio in quei mesi rimediare attraverso dei farmaci non è consigliabile.

In via precauzionale si possono evitare degli alimenti che potrebbero contribuire a fare insorgere l’emicrania, come cioccolato , formaggi, crostacei, nocciole e banane. Ovviamente, oltre al cibo, bisogna tentare di fare meno sforzi possibili, evitare anche situazioni di stress e quindi riposare molto.

Per l’emicrania durante i 9 mesi la terapia a base di analgesici deve essere l’ultima soluzione perché anche se somministrati in modo blando, i farmaci potrebbero nuocere il feto creando problemi relativi al suo sviluppo. In genere può essere somministrato con parsimonia il paracetamolo, anche se gli ultimi studi sono contrari anche al suo uso. E’ preferibile, sempre sotto consultazione medica, usare rimedi naturali per alleviare il mal di testa, come bere una camomilla calda o fare degli impacchi freddi di fette di limone da avvolgere in un panno che verrà messo sulle tempie.

Poi vi sono i tradizionali rimedi detti della nonna che a volte funzionano, anche se magari fanno storcere il naso. Alcuni, infatti consigliano, di bere del caffè con dentro alcune gocce di limone. Oppure farsi massaggiare i lati delle tempie con veemenza, o infine creare un’ambiente soffuso, tranquillo dove potersi stendere.

Alcuni suggeriscono di praticare dello yoga o addirittura di fare dell’agopuntura in centri specializzati , o in fine imparare delle tecniche di rilassamento autonome facendo del training autogeno . Va comunque sempre valutata la gravità dell’emicrania perciò è importante parlare prima col proprio ginecologo e poi eventualmente passare ad uno dei seguenti rimedi.