Le paure più comuni sul parto

Il parto, questo sconosciuto…(ma come si fa nel resto del mondo?). Ricordo perfettamente il caleidoscopio di sensazioni provate man mano che si accorciava la distanza tra me e il momento di entrare in sala parto: la stanchezza oramai debilitante; la curiosità di vedere finalmente il mio bambino e di stringerlo tra le mie braccia; l’emozione per la nuova vita che stava per cominciare. Ma anche parecchia paura, del travaglio (vediamo insieme le varie fasi), del dolore che certamente avrei provato (Francesco è nato in modo naturale e senza epidurale), paura che qualcosa potesse andare storto. Insomma, tutte quelle paure, grandi e piccole, che ogni futura mamma non può non provare. Cerchiamo di stilare un elenco delle fobie più comuni.

Probabilmente una delle paure più diffuse è quella di non arrivare in tempo in ospedale e finire con il partorire ovunque, con tutti i rischi potenziali che una situazione del genere potrebbe comportare. Pare sia la fobia più comune ma anche quella più ingiustificata visto che da alcune ricerche emergerebbe come il 99,6% delle donne arriva in tempo, anzi in anticipo.

Soprattutto chi partorirà in modo naturale teme di defecare o fare pipì durante il parto. Ma questo non deve diventare un’ossessione, è naturale che, spingendo per far uscire il bimbo, ci si sforzi e possa anche accadere qualche piccolo bisogno fisiologico. Tranquille: medici, ostetriche e infermieri sono pronti anche a questa evenienza, quindi al bando ogni imbarazzo!

Anche subire un parto cesareo ( quali sono le fasi e le sensazioni?)può diventare una paura, anzi più che altro la sensazione di essere catalogate come mamme di serie b per non aver messo al mondo il proprio bimbo in maniera naturale. Anche in questo caso ci troviamo nel campo dell’assurdo: quando è necessario per una serie di ragioni, il cesareo è l’unica soluzione possibile, per la salute della mamma e del bebè. E poi non esistono mamme di serie a e serie b: siamo tutte assolutamente identiche, a prescindere dal modo in cui partoriamo.

Poi ci sono tutta una serie di fobie legate allo svolgimento del parto, per esempio che il bimbo possa nascere senza vita o, comunque, morire poco dopo. E’ probabilmente una delle paure che maggiormente assilla una futura mamma: sappiamola gestire al meglio, evitiamo che diventi una vera ossessione. Il cordone attorcigliato al collo del feto, un altro timore. Anche in questo caso cerchiamo di stare tranquille, raramente comporta veri problemi.

Prima che arrivi il momento di partorire informiamoci sull’uso del forcipe o delle ventose in modo da sapere di cosa si tratti ed essere pronte nel caso in cui dovesse servire durante il parto.

Anche un’eventuale nascita prematura del bambino ci mette ansia, ma basterà sapere che oggi nascere prematuri non comporta più i rischi del passato e che tutti i bambini nati prima del termine riescono a condurre una vita del tutto normale.

E se dopo il parto non proviamo più il piacere sessuale? Ecco un altro pensiero che può assillare: si risolve facilmente con la dovuta pazienza, tranquillità mentale e sostegno del partner. Intanto vediamo tutto quello che non sappiamo sulla vita sessuale dopo il parto.

Ad ogni modo la paura ‘regina’ per le donne che devono partorire è quella di sentire un dolore insopportabile. Dire che è una fobia assurda sarebbe una bugia, il dolore è inevitabile visto che stiamo per far uscire un bimbo dalla pancia! Tuttavia nulla che non si superi, per esempio ricorrendo all’epidurale che certamente comporta dei vantaggi. Addirittura esiste il parto esilarante: provare per credere!