foto_vita_coppia_cambia

I benefici del Co-Sleeping

Da circa due anni io e mio marito pratichiamo consapevolmente il Co-Spleeping : la sera, quando è ora di andare a letto, Francesco ci precede in camera, si toglie le ciabattine e sale felice nel lettone, oramai diventato anche il ‘suo’ letto. Si sistema tra me e il padre, mi prende i capelli tra le mani (a proposito, quando il bambino tira i capelli alla mamma: come farlo smettere?), ogni tanto strofina il naso sulla guancia del papà e dopo qualche favola si addormenta, sereno.

Certo, di tanto in tanto durante la notte a me e mio marito arriva qualche calcetto improvviso che ci fa svegliare; regolarmente lui occupa gran parte dello spazio disponibile sul mio cuscino; soprattutto d’estate la temperatura diventa particolarmente calda. Eppure ogni sera ripetiamo questa sorta di rito, perché ancora non sono pronta a rinunciare al contatto della mia pelle con la sua e del suo respiro tranquillo a ridosso del mio viso, soprattutto perché so che anche per Francesco è la stessa cosa.

La pratica del Co-Sleeping oggi deve vedersela con le teorie più moderne secondo le quali i bambini dovrebbe imparare a dormire da soli nel lettino fin dai primi mesi di vita. Eppure è scientificamente riconosciuto che se il piccolo è vicino alla madre si sente protetto dai pericoli esterni, è vicino alla fonte del suo nutrimento e alcuni parametri vitali sono regolati ( per esempio la temperatura corporea).

Da diversi studi è emerso che quando i neonati vengono allontanati dalla madre aumentano le reazioni neuroendocrine da stress, la tendenza all’ipoglicemia e all’acidosi metabolica, il pianto e il consumo di energie. Non dimentichiamo, inoltre, che proprio il contatto pelle a pelle tra neonato e mamma aiuta la sopravvivenza dei bambini prematuri. Addirittura sembra che la percentuale di casi di Sids (come prevenire la morte in culla?) sia più frequente proprio tra i neonati che dormono da soli nei primi mesi di vita.

Inoltre il Co-Sleeping favorisce l’allattamento al seno e la suzione del bebè, attraverso l’effetto antistress dell’ossitocina, fa calmare la madre facendola riaddormentare presto e bene.

Secondo diversi pediatri è proprio il Co-Sleeping che, prima o poi, permetterà il passaggio verso il lettino. Dormendo con la mamma almeno per i primi tre anni di vita, infatti, il bambino si tranquillizza e capisce che la mamma risponderà sempre ai suoi bisogni anche se non c’è. In pratica, più assecondiamo il suo desiderio di dipendenza quando è piccolo, più da grandicello diventerà autonomi più facilmente.