Per le madri che devono allontanarsi dal proprio bebè, perché ritornano a lavoro dopo la maternità, il tiralatte è di grande aiuto. All’inizio l’idea di attaccare una sorta di mascherina o ventosa trasparente al seno non è che sia molto allettante e si passa, poi, dalla sensazione di piacere del liberarsi del proprio latte, al fastidio del tiraggio attraverso questo apparecchio. Resta comunque il solo strumento capace di riuscire ad offrire del latte materno pur non attaccando il figliolo al petto.
Esistono in commercio due tipi di tiralatte, elettrico e manuale, per entrambi si deve far aderire la coppa in silicone al seno nel miglior modo possibile e ciò lo si riscontra solo se si riesce a formare il vuoto. A questo punto se si possiede uno manuale dopo aver posizionato la mammella, si strizza la pompetta e la depressione che si forma fra capezzolo e tiralatte ne consente la fuoriuscita riempiendo così il biberon che è in basso.
Il tiralatte manuale generalmente risulta più faticoso di quello elettrico, che funziona allo stesso modo ma, al posto della pompetta, si aziona con un motorino. Quello manuale, oltre a far venire i crampi alla mano, non fa in modo che la mamma si rilassi perché è intenta a far uscire manualmente il latte, mentre con quello elettrico non c’è bisogno di fare movimenti energetici e pressioni sul seno perché fa tutto da solo. Alcuni di ultima generazione sono dotati di cuscinetti che stimolano la zona esterna del capezzolo per favorire la fuoriuscita.
Va ricordato che il latte estratto dal seno tramite entrambi i tipi di tiralatte può essere offerto subito al bebè, altrimenti si conserva a temperatura ambiente solo per 3 ore e non di più, perché dopo inizia la colonizzazione batterica. Può comunque essere tenuto in frigorifero per 24 ore o in congelatore per 3 mesi, pertanto è utile quando si procede verso la conservazione, usare delle etichette applicabili sui contenitori con su scritta la data dell’estrazione.
Entrambi sono smontabili e vanno lavati e sterilizzati dopo ogni uso, sono utili anche perché fanno evitare alla madre i classici ingorghi mammari. Ovviamente non sono paragonabili alla suzione naturale e delicata del bebè ma sono senza ombra di dubbio un vero supporto per tutte quelle donne che ci tengono a dare il proprio latte al figliolo.