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Acne in gravidanza, cause e rimedi

Pensavamo di averla definitivamente abbandonata nell’età dell’adolescenza, e invece l’antipaticissima acne torna, spesso e volentieri, anche in gravidanza (pare ne soffra una donna sue due), provocata dalle vere e proprie tempeste ormonali che caratterizzano i fatidici 9 mesi. Vediamo come è possibile curarla affinché non lasci tracce evidenti sulla pelle (come curarla in gravidanza?).

Innanzitutto c’è da dire che l’acne che ritorna in età adulta, per esempio anche durante la gravidanza, è diversa da quella giovanile poiché interessa soprattutto le zone del collo, basso mento e mascella; a volte anche schiena e petto. Si irrita più facilmente e resiste di più ai trattamenti. Per questo motivo dobbiamo prestare particolare cura e attenzione se ne veniamo colpite.

Primo step, dunque, è rivolgersi un dermatologo in gamba affinché ci consigli il trattamento più efficace, anche in base al periodo di gravidanza in cui spunta l’acne. Se siamo fortunate e l’acne si presenta in forma lieve, potrebbe bastare una buona igiene della pelle attraverso prodotti di detersione e idratazione non comedogenici, non acnegenici e ipoallergenici. Bisogna, inoltre, usare creme da giorni che proteggano dai raggi UVA/UVB anche d’inverno.

In gravidanza sono proibiti i cosmetici antiacne che contengono derivati della vitamina A, per esempio l’acido retinoico che potrebbe avere effetti negativi sul feto, oppure le creme con acido glicolico in alta concentrazione che in gravidanza può causare reazioni cutanee.

Andranno bene, invece, i prodotti a base di zinco per ridurre l’infiammazione della pelle.