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Svezzamento: la giusta combinazione alimentare

L’alimentazione al di fuori dal latte materno, o artificiale, è uno degli step principali riguardo la crescita nutrizionale del proprio bambino. Una volta seguita la tabella sullo svezzamento, è bene però valutare che i cibi siano combinati fra loro in un pasto, in modo equilibrato. Naturalmente le regole alimentari, sono le stesse che valgono per gli adulti, perciò nella dieta completa del bebè, sia gli amidi che le proteine dovrebbero sempre essere accompagnate da una generosa porzione di verdure.Proponiamo di seguito un prototipo di schema alimentare quotidiano per un bambino di età pediatrica.

Colazione: (15-20 % del fabbisogno calorico giornaliero) è importante per il calcio bere latte, che sia materno o artificiale per i più piccini; o vaccino o di proseguimento dopo il primo anno. Poi biscotti con poco zucchero.
Spuntino metà mattina: (5-10 % fabb. cal. giorn.) distanziato dalla colazione, in genere sono i più piccoli che lo fanno, con la crescita può anche essere eliminato, ammesso che poi si pranzi presto. L’ideale comunque resta la frutta.
Pranzo: ( 40 % fabb. cal. giorn. ) il primo piatto a base di cereali (crema di riso, mais e tapioca, pasta, riso, farro, mais, orzo) unito o separato a seconda della preferenza del bebè ad una porzione di verdure o ad un secondo proteico (carne, pesce, legumi, uova , prosciutto, formaggio).
Spuntino del pomeriggio: (5-10 % fabb. cal. giorn) latte, yogurt, frullato, fetta di torta o biscotti fatti in casa.
Cena: per un bambino piccolo senza problemi di peso si può anche far mangiare un primo con la stessa combinazione alimentare del pranzo.

Da evitare la combinazione di:

  1. alimenti proteici diversi nello stesso pasto, ad esempio legumi e carne, perché richiedono tempi di digestione più lunghi fermentando solamente.
  2. di mischiare dolce e salato: molto spesso per far gradire la pappa alcune madri inseriscono un cucchiaio di zucchero o addirittura l’omogeneizzato di frutta nel pranzo o nella cena del bebè. Questa combinazione crea in realtà un unione di gusti poco gradevole al palato.
  3. il sale è meglio non aggiungerlo troppo nelle pappe di un bambino piccolo per il rischio ipertensivo. Non va comunque combinato in una pietanza a base di prosciutto che è salato già di suo.
  4. di dolcificare con lo zucchero, ma al massimo con una puntina di miele o utilizzando il malto di orzo.
  5. la carne da prediligere è quella bianca assunta 2 volte a settimana mentre a seconda dell’età pediatrica si può mangiare carne rossa una volta a settimana e non va unita ad insaccati di altro genere.
  6. un cucchiaio di grana è meglio evitarlo sul pasto principale nel caso in cui vi siano ulteriori formaggini nella pappa, per non appesantire troppo la portata, altrimenti è buona abitudine metterlo sul primo che il figliolo mangerà.

Per un corretto svezzamento, è sempre meglio però seguire le linee guida fatte dal pediatra sul singolo bambino, queste scritte sopra restano generali, nei confronti di piccoli privi di problemi alimentari o fisici. Inoltre la preparazione della prima pappa è comune in Italia a quasi tutti i bambini che seguiranno con la crescita la dieta mediterranea e perciò, se fatta correttamente, darà solo benefici.