foto_bimbo_cuoco

Il bambino non vuole cominciare lo svezzamento: che fare?

Cosa bisogna fare se il nostro bambino si rifiuta di collaborare nel delicato periodo dello svezzamento? In realtà la risposta è: proprio niente!. Qualche mamma sicuramente inorridirà a questa affermazione, ma, poco male, è la pura e semplice verità e se avete la pazienza di continuare a leggere, scoprirete anche il perché.

Lo svezzamento è una tappa importante della crescita di un individuo, in questo periodo gettiamo le basi della nostra vita alimentare. Qualche bambino questa novità la accetta di buon grado, qualche altro rimane fedelissimo al seno e quindi all’allattamento (sempre e comunque da preferire), ma può capitare che qualcuno sulle prime lo rifiuti categoricamente.

Come? Sbrodolando pappine a destra e a manca, con crisi di pianto, serrando le labbra. Questo succede perché i bambini non sono tutti uguali. Ognuno ha i suoi tempi, che noi genitori abbiamo il dovere di assecondare e rispettare. La cosa importante è essere costanti, non mollare. Provare pian pianino quotidianamente, senza forzare le cose.

La parola d’ordine è: procedere per gradi, e soprattutto non scoraggiarsi mai se da parte di nostro figlio, nelle prime fasi c’è un rifiuto. La accetterà la cosa. Se abbiamo dubbi o perplessità poi, la cosa migliore è parlarne con il pediatra, lui soltanto saprà indicarci le modalità corrette da seguire per riuscire nell’impresa.

Vorrei chiudere citando la frase che mi disse il pediatra di mio figlio, quando io sconvolta gli dissi che il mio piccolo a tre anni rifiutava la carne a pezzetti, continuando a preferire gli omogeneizzati: “Signora, lei ha mai visto un uomo adulto e in salute mangiare solo omogeneizzati?”.

Questa cosa ancora oggi mi fa sorridere, perché può sembrare una sciocchezza ma è una grade e saggia verità. Oltretutto il tempo, ha dato ragione a quel medico, in quanto oggi mio figlio, un po’ più cresciuto, mangia veramente di tutto. E’ solo una questione di tempistica dunque.