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Quale carne preferire durante lo svezzamento

Appena inizia ad assaporare le prime pappe, il bambino vedrà la mamma trasformarsi in una vera e propria cuoca, presa da dosi giuste e da strumenti da cucina tali da permettere di frullare in parti piccolissime la carne, per non renderla stopposa fino a farla mimetizzare nella minestrina. Seguendo la tabella alimentare che in genere è proposta dal pediatra, si costaterà che all’inizio lo svezzamento vede l’uso di omogeneizzati o liofilizzati di carne bianca.

E’ importante se non si utilizza quella vendibile nei vasetti, che la carne che il bebè deve mangiare sia preferibilmente magra, cioè privata della parte grassa come ad esempio la pelle di una coscia di tacchino che si vuol poi rendere purea. Se si decide di fare una minestra di verdure con la carne, questa deve essere cotta molto bene e frullata accuratamente specie se il bimbo è molto piccolo.

Per un bebè che ha appena iniziato lo svezzamento, la dose di carne preparata in casa da mangiare, deve essere di circa 30-40 grammi. Se si usano gli omogeneizzati e i liofilizzati va dato prima mezzo vasetto fino ai 6 mesi e dopo uno intero. Il bebè può mangiarla per tre volte a settimana, poi man mano che si cresce e si procede con lo svezzamento dalla classica carne bianca di pollo, tacchino e coniglio si può passare a quella rossa di manzo.

Se il bambino inizierà a dimostrare una buona masticazione con i primi dentini, potrete provare a cucinargli morbide polpettine da aggiungere nella classica pappa al pomodoro. Questo piatto sarà non solo delizioso al palato del figliolo, ma anche fortemente nutritivo. Dopo l’anno del bambino, senza eccedere, si può fare assaggiare anche qualche insaccato tagliato finemente o anche il prosciutto crudo che però deve essere ridotto in pezzetti piccolissimi. Il prosciutto cotto invece, è un’alternativa alla carne, lo vendono anche nei classici vasetti omogenizzati proprio perché può essere dato dal sesto mese essendo il più salutare fra i salumi.