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Prezzemolo in gravidanza: si può usare?

IL prezzemolo ha un componente oleoso che secondo gli scienziati presenta due principi attivi, ossia l’apiol e la miristicina, che potrebbero essere potenzialmente pericolosi per la donna incinta se assunti in dosi elevate. Questi due elementi favorirebbero le contrazioni uterine innescando quindi un travaglio precoce o addirittura un aborto in caso di gravidanza nelle prime settimane.

In antichità l’uso del prezzemolo veniva consentito per favorire l’arrivo delle mestruazioni in caso di ritardo, o addirittura veniva utilizzato in pozioni per stregonerie di vario genere nel medioevo, fino ad arrivare ad essere infilato nell’utero delle donne incinte come se fosse un ferro per provocare aborto. Arriviamo poi in Russia, dove fino a poco tempo fa, per indurre le donne al travaglio, si usava un prodotto contenente proprio l’85% di prezzemolo.

La miristicina presente nell’olio del prezzemolo sarebbe in grado di passare dal corpo della madre alla placenta influenzando il bambino attraverso un’accelerazione del battito cardiaco. In realtà non è stata stabilita alcuna dose sicura per la donna in gravidanza, ma ovviamente usarla come decoro di un piatto o semplicemente come spezia culinaria non dovrebbe arrecare nessun problema alla gestante.

E’ importante che comunque non si abusi di questo alimento e prima di essere mangiato deve essere lavato e sciacquato con il bicarbonato, come ogni verdura o frutto che va ingerito in gravidanza. Sostanzialmente gli effetti negativi avvengono soprattutto se si bevono ingenti quantità di decotto dove le foglie sono state precedentemente macerate, quindi una spruzzata di prezzemolo su di un piatto di pasta di certo non fa male a nessuno.

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