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Come prepararsi al taglio cesareo

Il taglio cesareo programmato non è una passeggiata come qualcuno potrebbe credere. Anche se non si affrontano i dolori del travaglio, c’è comunque da affrontare l’intervento chirurgico, i dolori del postoperatorio, il digiuno, l’immobilità della spinale e infine, ma non meno importante, l’ansia. Infatti se il taglio cesareo è stato programmato è molto probabile che ci siano dei problemi relativi alla gravidanza, della madre o del bambino. Nei casi più fortunati invece si tratta solo di sproporzioni feto-pelviche, malposizionamenti fetali o precedenti cesarei. Comunque sia ecco cosa dovete sapere per prepararvi ad affrontarlo al meglio.

Cosa mettere in valigia: sostanzialmente le stesse cose che occorrono per un parto naturale, ma calcolate i cambi per un minimo di 72 ore dal parto, quindi 3 giorni se tutto procede bene. Indispensabile è portare la fascia postoperatoria per riuscire ad alzarvi. Potrebbe servirvi anche una tiralatte per stimolare l’arrivo della montata, più lento in caso di taglio cesareo.

Preparazione pre-operatoria: la sera prima verrete ricoverate e “preparate” fisicamente parlando. Quindi bisognerà mantenere il digiuno anche dai liquidi a partire dalla mezzanotte della sera prima. Per svuotare l’intestino retto vi verrà chiesto di fare un clistere in ospedale, la sera o la mattina prima dell’intervento. Sarà anche necessario che la zona da incidere sia pulita e depilata, quindi se preferite la ceretta è cosigliabile farlo preventivamente a casa, altrimenti lo faranno loro con lametta monouso. La mattina dell’intervento prima o dopo l’anestesia vi verrà applicato un catetere vescicale che servirà a controllare l’integrità della vescica durante l’intervento.

Intervento: una volta fatta l’anestesia l’estrazione del feto è piuttosto veloce, avviene in 10-15 minuti. Vi mostreranno un attimo il vostro piccolo e poi lo porteranno a fare i dovuti controlli. Dopo di che verranno ricuciti tutti i tessuti, in circa 30-40 minuti. Con l’anestesia spinale lo stimolo doloroso è completamente annullato ma potreste continuare a sentire che vi stanno toccando. La sensazione riferita dalle pazienti è piuttosto strana poiché non si ha più il controllo motorio dall’addome in giù.

Post-operatorio: dopo l’intervento sosterete un ora o due nella camera per il post-parto, dove vi verranno controllati i parametri vitali, dopo di che tornerete in camera. Il digiuno continuerà ancora fino all’indomani, ma i liquidi in vena attenueranno il senso di fame. In vena avrete anche un antidolorifico contro il dolore post-operatorio che comincerà a risvegliarsi man mano che svanirà l’anestesia. Se il dolore si fa forte basterà chiedere all’ostetrica di aumentare la velocità di infusione.

Allattamento: anche in questo caso attaccare quanto prima il piccolo è fondamentale. Quindi quando vi porteranno il bambino non temete di attaccarlo al seno, nessun farmaco che vi è stato dato passa nel latte materno. E’ probabile che ci siano delle difficoltà nel farlo: che il bambino sia assopito dall’anestesia, che voi siate stremate e affamate, che non riusciate bene a muovervi e che la suzione provochi dolorosi morsi uterini sull’utero inciso. Ancora una volta la soluzione è forza, coraggio e pazienza, passeranno anche questi primi giorni.

Se la clinica lo permette, avere affianco 24h su 24 una persona di fiducia e positiva potrà senz’altro rendere più piacevole il tutto e permettervi di scaricare la tensione. In ogni caso per i consigli tecnici rivolgetevi comunque alle ostetriche. Il giorno dopo l’intervento, se tutto procede regolarmente, potrete già cominciare ad alzarvi e a camminare un po’, togliere il catetere e mangiare qualcosa di leggero. Piano piano recupererete e vi sentire sempre meglio.