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8 trucchi per occuparsi della casa e gestire il disordine dopo l’arrivo di un figlio

La nascita di un bambino porta un turbine di novità, di emozioni, di routine personali e familiari. Tra i tanti cambiamenti quotidiani che noterete ci sarà anche la presenza di una notevole quantità di oggetti dei quali quasi non conoscevate l’esistenza e un sottofondo di disordine più o meno in ogni angolo della casa.

Senza arrivare agli eccessi di questa immagine di copertina (la mamma sta aspettando… il sesto figlio!) ecco allora i 8 trucchi di PassioneMamma per fare fronte alla gestione domestica di tutti i giorni e per gestire l’ordine e il disordine dopo la nascita di un bambino. Naturalmente aspettiamo anche i vostri consigli, da condividere con la nostra community!

  1. Gestire al meglio quello che succede dopo l’arrivo di un bambino significa innanzitutto… prevenire! In questo caso, cercate di dedicare qualche pomeriggio o giornata, quando siete ancora in gravidanza, all’organizzazione degli spazi che userete di più insieme al neonato. Vi consigliamo di attrezzare soprattutto un fasciatoio spazioso, in modo da avere tutto l’occorrente a portata di mano, e un angolo allattamento comodo, composto almeno da una poltrona, meglio se a dondolo, accanto a un tavolino dove appoggerete una bottiglietta d’acqua, qualche giornale, lo smartphone e quello che, giorno dopo giorno, comincerà a servirvi.
  2. C’è un’altra cosa che potete fare mentre siete ancora in gravidanza: insieme al carinissimo shopping pre-natale, potrebbe essere conveniente fare anche un’operazione di pulizia dei vostri armadi e ripostigli. Nel primo anno di vita del bambino vi arriveranno regali (spesso ingombranti, per quanto utili) che letteralmente non saprete dove mettere, se non avrete creato degli spazi ad hoc.
  3. Nelle prime settimane di vita del bambino, potreste avere l’impressione che le giornate vi sfuggano di mano e che il tempo scorra più velocemente. Non avrete più, probabilmente, il tempo per stirare e spolverare , dunque… costruite la vostra squadra! Chiedete, chiedete, chiedete: che cosa? Alla mamma di fare la lavatrice e stirare, alla suocera di prepararvi qualcosa da mangiare e spolverare, al marito di fare la spesa, e di aiutarvi a coordinare il tutto! Passate le prime settimane, tutto questo rientrerà nella nuova organizzazione familiare. Vi riprenderete i vostri spazi e i vostri tempi: imparerete a fare una gran quantità di lavori domestici durante il pisolino di vostro figlio.
  4. Se non l’avete mai avuta, in questo momento della vita potrebbe esservi di grande aiuto: oltre all’aiuto di parenti e amici, nei primi mesi di vita di vostro figlio, forse, potete prendere in considerazione l’idea di cercare anche un aiuto professionale. L’ideale sarebbe trovare una persona che abbia già uno o più figli – dunque in grado di accudire eventualmente anche vostro figlio per qualche minuti – ma disponibile anche a tenere in ordine la casa. Cercate qualche annuncio nel vostro quartiere o fatevi consigliare dalle amiche: per fare tutto in regola e alla luce del sole, questo tipo di lavoro domestico può essere pagato con i buoni-lavoro dell’Inps.
  5. Se preferite fare tutto da sole, dovrete imparare a fare qualche lavoro di casa anche “insieme” al bambino. Come? Se il piccolo non si muove ancora, potete stendere il bucato di fronte a lui, in modo che possa vedere i colori dei vestiti, magari facendogli la radiocronaca di quello che prendete in mano. Se il bambino si muove, gattona o cammina, sarà felice di potervi aiutare, a patto di presentare le incombenze domestiche in forma di gioco: dategli una scopa in formato mignon o uno straccio (pulito) in modo che possa imitarvi mentre spolverate. Magari non riuscirete a passare la cera, ma qualcosa riuscirete comunque a fare!
  6. Ora che in casa c’è un bambino di qualche mese che comincia a rotolare, strisciare e gattonare… ecco che gli spazi domestici sono di nuovo nel caos. Praparatevi, tra l’altro, a vedere i libri della vostra libreria cascare per terra piuttosto spesso e i cassetti bassi della cucina svuotati più o meno ogni giorno. E’ una fase emozionante e di scoperta, per il bambino, che dovete mettere nel conto: se il disordine vi da fastidio, fate in modo che il caos si concentri tutto in un’unica stanza o in unico angolo e tenete in ordine il resto della casa. Come fare? Se vi è possibile, per esempio, potete pensare di far giocare il bambino per lo più nella sua cameretta, senza che i giochi vengano portati nelle varie stanze della casa.
  7. Mano a mano che i mesi passeranno, il bambino avrà, giustamente, qualche giocattolo, qualche librino e qualche vestitino in più. Gradualmente cominciate a creare per lui o per lei uno spazio, basso, nella libreria di casa e un mobile dove riporre i suoi giochi, anche in autonomia (più spesso vi guarderà mentre mettete tutto in ordine: è importante anche questo).
  8. Un’ultima cosa da tenere a mente è che ordine e disordine sono relativi e strettamente connessi con il temperamento di ognuno. Oltre a questo, per un bambino piccolo, diciamo fino ai 3-4 anni, gli oggetti sono “vita”: riporli, significa chiudere la giornata e separarsi da qualcosa che gli sta molto, molto a cuore. Fino all’età di 3-4 anni vi consigliamo di non insistere troppo con i bambini nell’essere ordinati. Date tempo al tempo: probabilmente, tra qualche anno, vi mancherà il caos allegro dei loro oggetti un po’ dappertutto.