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Montata lattea: tutto quello che c’è da sapere

Tutte le donne che hanno una ghiandola mammaria sana, dopo il parto avranno la montata lattea. Il punto variabile è quando e quanto ne avranno. Per alcune arriva qualche goccia di latte già a termine di gravidanza, mentre altre sono costrette ad aspettare dai 3 ai 5 giorni dopo la nascita del piccolino e a stimolare intensamente il seno con la suzione.

Il latte infatti viene prodotto grazie ad un meccanismo ormonale che è attivato sia dal parto che dalla suzione del neonato. Per questo motivo, per ottimizzare la montata e la riuscita dell’allattamento, è necessario attivare uno stimolo meccanico in concomitanza al picco ormonale post-parto, quindi attaccare immediatamente alla nascita il neonato al seno.

Per fare una chiara metafora, la montata lattea è come una macchina che deve partire. Il motore è già acceso dalla gravidanza, gli ormoni del post parto sono la frizione premuta e la suzione del neonato è la chiave che gira per dare gas. A differenza della macchina però, che rimane accesa anche se non la si fa partire, la montata si arresta se non viene “girata la chiave”. Per questo motivo è fondamentale attaccare il bambino fin da subito, e ogni tre ore, per stimolare il seno e “dare gas al motore”, anche se probabilmente non uscirà nulla forse per tre o cinque giorni.

La preoccupazione principale della mamme che non hanno latte fin da subito è però giustamente quella di nutrire il bambino, e per farlo spesso è necessaria una aggiunta di latte artificiale nei primi giorni. Questo non comprometterà necessariamente la montata lattea, purché si continui ad attaccare il bambino ogni tre ore a prescindere dal pasto, cosa che spesso non viene consigliata in ospedale e motivo principale per cui tantissimi allattamenti falliscono.

Quindi se non avete latte fin da subito, cosa che succede di frequente con i tagli cesarei perché il picco ormonale è meno forte, ricordatevi di “girare la chiave nel motore” senza demordere, anche con la tiralatte se il bambino è pigro o prematuro. E ricordate che la benzina del motore invece è composta da una buona idratazione, l’assunzione di cibi galattofori e il riposo.

La montata lattea può essere preceduta da qualche brivido di freddo la sera prima e può essere dolorosa quando è abbondante e il latte non viene drenato a sufficienza. In questi casi è necessario riconoscere i segni di un ingorgo ed intervenire con massaggi e impacchi caldo-umidi e suzioni frequenti per evitare una mastite, o peggio ancora un ascesso.