La meningite è l’infezione delle meningi, i tessuti di rivestimento del cervello e del midollo spinale. Il principale batterio responsabile dell’infezione è il meningococco o neisseria meningitidis. La meningite ha un tasso di mortalità molto alta soprattutto nei bambini e nei paesi in via di sviluppo. In Occidente e nei paesi industrializzati questa importante patologia è stata quasi del tutto debellata grazie alle vaccinazioni.
La meningite è un’infezione delle meningi che può essere causata da funghi, virus e batteri. I batteri più comuni e temuti sono il meningococco A,B,C,Y e W135, l’Aemophilus influenzae e lo pneumococco. Solitamente l’infezione origina in altri organi da polmoniti, otiti, sinusiti e si diffonde alle meningi attraverso il sangue. A seguito di un trauma cranico può esordire direttamente a livello cerebrale.
Dieci cose che tutti dovrebbero sapere a proposito della meningite:
- Sintomi
- Periodo di incubazione
- Vie di trasmissione
- Diagnosi
- Terapia
- Complicanze
- Vaccino
- Soggetti a rischio
- Fattori di rischio
- Profilassi preventiva
I tre sintomi caratteristici sono febbre alta, rigidità nucale (sintomo caratteristico) con impossibilità a flettere la testa sullo sterno, mal di testa e vomito. Altri sintomi meno specifici sono acufeni, sonnolenza, irritabilità, convulsioni, difficoltà a nutrirsi, confusione mentale.
prima della manifestazione clinica c’è un periodo di incubazione che va dai 3 ai 6 giorni per le forme virali e fino ai 10 giorni per quelle batteriche. La malattia non è contagiosa nella fase di incubazione.
la meningite si trasmette per via aerea da un soggetto infetto o portatore, attraverso goccioline di saliva presenti nell’aria.
La diagnosi di meningite necessita di un prelievo di liquido cefalo- rachidiano nel midollo spinale, attraverso una puntura in sede lombare.
La terapia si stabilisce in base all’eziopatogenesi, cioè al batterio responsabile della meningite ed è comunque una terapia antibiotica. Una volta trovato il batterio nel liquor, viene messo in terreni di coltura che ne osservano il ciclo vitale e con l’antibiogramma viene testato l’antibiotico più efficace a sconfiggerlo.
Se non tempestivamente curata, una meningite può condurre a setticemia con compromissione di vari organi e shock settico.
Esiste la possibilità di vaccinazione gratuita alla nascita per i neonati e i soggetti a rischio contro il batterio meningococco C, Emofilo e contro lo pneumococco, anche essi responsabili di polmonite, influenza invasiva e meningite.
Sono maggiormente a rischio i bambini sotto i cinque anni, gli anziani, i soggetti affetti da malattie dell’apparato respiratorio come la polmonite e i soggetti immunodepressi (a causa di patologie come l’HIV o di chemioterapie)
Si registra un maggior numero di casi nei mesi a cavallo tra la fine dell’inverso e l’inizio della primavera, e nelle comunità: carceri, dormitori universitari o militari, orfanotrofi. L’esposizione al fumo attivo e passivo è un importante fattore di rischio, perché lede le prime vie respiratorie favorendo l’ingresso del batterio.
In caso si sospetti un contatto con una persona infetta occorre attuare una profilassi preventiva che consiste nell’effettuare una sorveglianza sanitaria per 10 giorni (periodo di incubazione dell’infezione). Passati 10 giorni senza comparsa dei sintomi ci si può considerare fuori pericolo.