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Pannolini: come scegliere il migliore per il bebè

I pannolini sono la prima spesa che i neo genitori affrontano in quanto indispensabili per il cambio quotidiano e costante del bebè. All’ inizio trovare la tipologia giusta per il figliolo può essere difficile perché a livello epidermico alcuni possono arrecare arrossamenti nelle parti intime oppure non contengono perfettamente durante la notte. In questo articolo poniamo attenzione proprio sui differenti tipi di pannolini in commercio, così che si possa essere bene informati prima di acquistarli.

Pannolini usa e getta: devono avere un forte potere assorbente, proteggere dall’umidità e poi essere traspiranti, morbidi e facili da usare. Nell’ ottobre 2011 Altroconsumo ha pubblicato il risultato di uno studio condotto su 14 pannolini appartenenti a marche differenti: i test condotti hanno dimostrato che quelli che costano di meno hanno superato meglio le prove di qualità. Ciò non toglie il fatto che ogni bambino ha una sensibilità differente verso un determinato tessuto assorbente e che quindi le eventuali reazioni ai classici usa e getta non sono comunque standardizzate.

Pannolini lavabili: costituiscono una vera alternativa ecologica ai più tradizionali usa e getta, rappresentano poi una valida scelta per la tutela dell’ambiente e del risparmio sull’economia domestica, soprattutto nel primo anno di vita del bebè. Sono lavabili a mano o in lavatrice, basta rimuovere la parte che si è sporcata e una volta sciacquato ed asciugato il pannolino può essere rimesso al bambino. Anche per questi ecologici però vi sono delle differenze riguardanti le tipologie: il tessuto (di origini vegetali o sintetici), il sistema di taglie (unica o a taglie XS,S,M,L,XL) e il tipo di chiusura (a bottoncini, con velcro, con gancetti a T o con lacci).

Tipologie: la più nota è AIO (All-in-One) o “Tutto in Uno” cioè il pannolino lavabile più simile ad un usa e getta, presenta uno strato esterno impermeabile (solitamente pull) cucito ed uno strato interno assorbente. Ancora vi è la Pocket (a tasca) con una copertura nella parte posteriore o anteriore del pannolino che forma proprio una tasca all’interno della quale si inseriscono degli inserti assorbenti lavabili.

Vi è poi la categoria pieghevoli e sarebbe quella usata in genere da subito fino allo spannolinamento ed include a sua volta i ciripa fatti con una striscia di maglina di cotone che si piega in due e si chiude con dei lacci alla vita del bambino. Poi vi è il Prefold ossia un rettangolo di tessuto più spesso ai lati. Infine il Muslin che sono quadrotti di garza, in genere di cotone, che si ripiegano a triangolo o a rettangolo e si chiudono con la classica spilla da balia proprio come avveniva un tempo oppure con un moderno gancetto a T. Necessitano comunque di una mutandina impermeabile esterna.

Detto ciò non resta che ricordare che soltanto il bambino deciderà quale sarà il pannolino più adatto alla sua pelle perciò appena si notano macchie, irritazioni o bolle nelle parti intime del bebè non resta che cambiare marca o tipologia fino ad arrivare all’assoluta comodità e sicurezza per il piccolo stesso. Ovviamente quelli usa e getta sono più pratici ma costosi, ma anche i pannolini lavabili hanno vantaggi e svantaggi dato che sono sì economici e rispettano l’ambiente, ma se una madre ha poco tempo risulta difficile riuscire a lavarli ed asciugarli in breve.