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Manovre salvavita in gravidanza

Il BLS (acronimo di Basic Life Support, sostegno di base alle funzioni di base) è una tecnica importantissima per il primo soccorso che prevede proprio le manovre salvavita per la rianimazione cardiopolmonare per ripristinare correttamente le funzioni vitali.

Il principale scopo è proprio quello di riattivare con la massima efficacia la circolazione del sangue e di conseguenza la presenza di ossigeno ematica, fondamentale per l’ attività non solo cardiaca ma soprattutto cerebrale.

Queste manovre devono essere prese in considerazione se un soggetto si presenta privo di coscienza, in arresto cardiaco o con blocco momentaneo o meno delle vie respiratorie. Naturalmente c’è una prassi per la famosa catena della sopravvivenza con particolari accorgimenti da prendere nei confronti delle donne gravide.

  • Il primo passo è sempre quello di avvertire o delegare qualcuno nel chiamare i soccorsi (118), soprattutto nel lasciarsi istruire nell’ attesa del loro arrivo se non si è preparati a riguardo;
  • . E’ sempre auspicabile valutare la sicurezza dell’ ambiente e se i pericoli sono lontani da sé e dalla persona da rianimare ;
  • In seguito, dopo aver valutato lo stato di coscienza della persona e la presenza di eventuali ostruzioni delle vie aeree, attraverso l’ iperestensione del capo e il sollevamento del mento. La manovra deve essere evitata nel caso di una sospetta lesione cervicale;
  • Velocemente deve essere valutata l’ attività respiratoria. Talvolta è preferibile passare immediatamente alla fase successiva;
  • Si inizia subito con la compressione cardiaca, da effettuare con le mani (una sopra l’altra) a livello dello sterno e non della gabbia toracica, tali da abbassarlo di circa 4-5 centimetri. Le compressioni devono essere il più ravvicinate possibili, ed esattamente 30;
  • Subito dopo il ciclo di compressioni si procede con le due insufflazioni da effettuare direttamente sulla persona o attraverso vari strumenti e/o mascherine (ventilazione bocca-bocca o bocca-maschera);
  • La defibrillazione (bls-Defibrillation) è necessaria per ripristinare l’ attività cardiaca ancora silente nonostante le manovre di rianimazione cardiopolmonari, in modo da far attraversare il cuore da un flusso di corrente continua, che blocca momentaneamente l’ attività del cuore “caotico” in quel preciso istante, per farla riprendere nuovamente senza problemi.
  • Proprio nel caso di un soccorso ad una donna in stato gravidico si deve proprio tenere in considerazione l’ utero aumentato di dimensioni (primo segno di certezza della gravidanza) che in posizione supina tende a comprimere l’ aorta addominale e la vena cava inferiore che venendo pressata diminuisce notevolmente il ritorno venoso al cuore con immediata ipotensione.

    Per questa motivazione è importantissimo spostare l’ utero dal centro dell’ addome riponendo una giacca o una coperta o qualsiasi altro oggetto al di sotto del fianco destro della paziente, tenendola sul fianco sinistro e rialzandola di circa 15 gradi.

    La defibrillazione può essere svolta tranquillamente con le normali modalità sia per energia che frequenza di scarica. Infatti non ci sono ricerche che abbiano testato un effetto negativo sul feto, così da poter permettere alla donna tutte le opportunità di essere rianimata e di riprendersi completamente.