Manovra di Kristeller: quando e come viene utilizzata

Quotidianamente ogni donna che si trova ad un passo dal parto è, in un certo senso, indotta a vivere esperienze che, se ci fosse stata una corretta spiegazione, potrebbero benissimo essere evitate. Talvolta, si tratta di pratiche necessarie per il corretto espletamento del parto, mentre spesso capita che determinate tecniche vengano utilizzate in modo non del tutto appropriato.Tra queste tecniche ricordiamo l’ episiotomia, conosciuta da tutte le donne che entrano in sala parto. Ma tutti sanno di cosa si tratto quando si parla della Manovra di Kristeller?

La manovra di Kristeller è una manovra ostetrica eseguita proprio al momento della contrazione. Consiste in una spinta applicata da un operatore esterno a livello del fondo dell’ utero con l’ obiettivo ultimo di aiutare al momento del parto.

In realtà, la manovra si deve effettuare in questi casi: atonia uterina correlata spesso ad una forma di stanchezza materna o a qualsiasi altra causa, quando si riscontrano decelerazione del battito cardiaco fetale nella tracciato cardiotocografico, nel momento in cui il bambino si incastra nel canale del parto.

Non si deve assolutamente fare ricorso alla manovra di Kristeller nel momento in cui si parla di sproporzione feto-pelvica, quando è presente un utero maggiormente predisposto a rottura (come nel caso del parto spontaneo in seguito a taglio cesareo) o nel momento in cui è presente una neoformazione cistica, fibromatosa o tumorale.

Gli effetti possono essere positivi, come l’ espletamento di un buon parto o negativi, come ricorso ad episiotomia consistente, lacerazioni vaginali, contusioni o rotture uterine, sofferenza fetale come conseguenza di un probabile distacco di placenta.

Proprio questa manovra è molto utilizzata, anche nei casi di non urgenza ma talvolta per semplice comodità di chi sta assistendo al parto, venendo definita come semplice “aiutino”. In Inghilterra e in altri paesi è vietata, mentre in Italia può essere presa in considerazione al momento in cui è ritenuto opportuno da ostetriche e ginecologi.

Insomma, care donne, è importante essere consapevoli (anche in un momento in cui la stanchezza prende il sopravvento) di ciò che potrebbe avvenire durante il parto per poter scegliere volontariamente di essere sottoposte ad un trattamento oppure no. Basta informarsi, aprire gli occhi ed essere coscienti.

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tracciato che controlla battito cardiaco del feto e contrazioni uterine